MONGO SANTAMARIA: Stone Soul

Dopo aver visto le straordinarie manifestazioni di giubilo che hanno fatto seguito alla riapertura dei rapporti tra gli Stati Uniti, patria d’elezione del capitalismo e l’isola socialista di Cuba è facile dimenticare che l’incontro delle tradizioni musicali di questi due paesi è avvenuto parecchi decenni fa. Il jazz afrocubano – nel quale l’interpretazione e i ritmi dello swing e del bebop si fondono con tutti i ritmi possibili e immaginabili importati dal Brasile e dai paesi caraibici – costituisce un’espressione più che azzeccata per descrivere questa musica al tempo stesso serena, eccitante e dai toni rivoluzionari. A un primo frettoloso ascolto, qualcuno potrebbe avere l’impressione che nel suo album Stone Soul il grande percussionista cubano Mongo Santamaria si sia limitato a scegliere un certo numero di celebri brani pop e soul e a “tradurli” nel suo linguaggio musicale. Questo è senz’altro vero, ma l’incontenibile entusiasmo e la gioia contagiosa con cui la sua band esegue questo programma possono essere descritti in molti modi, ma sicuramente non con l’aggettivo “ordinario”. Dopo che la soglia di un potente combo latino è stata superata con un’incontenibile energia (“See Saw”), il grande tenorsassofonista Sonny Fortune esalta il pubblico con una serie di travolgenti brani R&B. Grazie al ritmo incalzante delle percussioni, questo disco consente di farsi un’idea di come la musica tradizionale possa combinarsi con le originalissime idee di un musicista molto creativo, dando vita a uno stile completamente diverso. 

Mongo Santamaria, conga e bongo

Sonny Fortune, sax contralto

Hadley Caliman, sax tenore

Hubert Laws, sax tenore

Art Kaplan, sax baritono

Louis Gasca, tromba

Rodgers Grant, pianoforte

William Allen, basso

Steve Berrios, timpani

Bernard Purdie, batteria

Julito Collazo, percussioni

Osualdo Martinez, percussioni