GODARD B.: Romantic Piano - Vol.63

Esecutore: H.Shelley,Tasmanian Symphony Orchestra

Autore: Godard B.

Numero dischi: 1

Barcode: 0034571280431

Hyperion
CD
2014
CDA68043
2014-07-01
17,56 €
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Ponendosi in netta antitesi con la maggior parte dei compositori che campeggiano sulle copertine dei 62 volumi finora usciti della collana The Romantic Piano Concerto della Hyperion, quasi tutti dotati di poderosi mustacchi che li rendono spesso molto simili a trichechi, Benjamin Godard presenta nei dagherrotipi giunti fino ai giorni nostri un aspetto in tutto e per tutto simile a quello di Johnny Depp, un fatto che potrebbe renderlo un idolo delle adolescenti di oggi. Nonostante la sua indiscutibile avvenenza e la bellezza delle sue opere, Godard è oggi caduto quasi completamente nell’oblio. Nelle illuminanti note di copertina di questo disco firmate da Jeremy Nicholas, Godard viene descritto come «un compositore che seppe fare coesistere armoniosamente il fascino delle melodie sentimentali di Jules Massenet con la prolificità e la naturalezza stilistica di Camille Saint-Saëns». Nella vasta produzione di Godard si contano oltre settanta opere per pianoforte solo, che spaziano da Les contes de Perrault op. 6 al Valse n. 15 op. 153. Nel catalogo della Hyperion è disponibile l’Hommage à Chopin nell’ispirata esecuzione di Jonathan Plowright (CDA67803). Sotto il profilo stilistico, la maggior parte delle opere per pianoforte di Godard si colloca nel solco della grande tradizione di Felix Mendelssohn e di Robert Schumann, compositore per il quale Godard espresse tutta la sua grande ammirazione scrivendo nel 1876 una brillante trascrizione per quartetto d’archi delle Kinderszenen. Con la progressiva affermazione di compositori dallo stile più innovativo, la scrittura conservatrice di Godard condannò le sue opere a un triste declino già prima della sua precoce scomparsa, avvenuta a Cannes il 10 gennaio del 1895 all’età di soli 46 anni. In ogni caso, le tre splendide opere presentate in questo disco dimostrano meglio di qualsiasi parola che lo stile pianistico di Godard si spingeva molto oltre i limiti dei suoi due idoli, riecheggiando spesso nei passaggi più spiccatamente virtuosistici gli spunti che si possono trovare nelle opere migliori di Franz Liszt e di Anton Rubinstein. Protagonista assoluto di questo disco è Howard Shelley, che dirige dal pianoforte la Tasmanian Symphony Orchestra, sfoggiando una sensibilità e un’autorevolezza che esaltano al massimo grado queste opere.    

 

Già disponibili:

 

THE ROMANTIC PIANO CONCERTO – VOLUME 61

THEODOR DÖHLER – ALEXANDRE DREYSCHOCK

Tasmanian Symphony Orchestra, Howard Shelley, pianoforte e direzione

CDA67950 (CD alto prezzo)

«Queste opere costituiscono uno sfondo del massimo interesse per i capolavori che vennero scritti nello stesso periodo. Da parte mia, non riesco nemmeno a immaginare un interprete migliore di Howard Shelley, che non appare solo visibilmente coinvolto nella rivalutazione di questi due compositori virtualmente sconosciuti (trascinando con sé anche i bravi musicisti della Tasmanian Symphony Orchestra), ma dimostra di possedere sia il virtuosismo sia la musicalità necessarie per esprimere l’essenza più autentica di queste bellissime opere. Una doverosa citazione spetta anche alle autorevoli e appassionanti note di copertina firmate da Jeremy Nicholas» (Gramophone).

 

THE ROMANTIC PIANO CONCERTO – VOLUME 58

JOHANN PETER PIXIS – SIGISMOND THALBERG

Tasmanian Symphony Orchestra, Howard Shelley, pianoforte e direzione

CDA67915 (CD alto prezzo)

«Queste opere vengono eseguite con evidente partecipazione emotiva e assoluta padronanza stilistica, permettendoci di scoprire – a distanza di oltre due secoli – quali fossero i gusti del pubblico inglese nell’ultima fase del periodo georgiano […] Eseguendo le tre opere in programma, Shelley sfoggia un’eleganza di fraseggio e una proprietà esecutiva assolutamente eccezionali; in particolare la sua escursione dinamica appare perfettamente calibrata e l’interpretazione dell’orchestra è apprezzabile dalla prima all’ultima battuta […] Sotto questo aspetto, l’industria discografica si mette al completo servizio dell’arte» (International Record Review).

Tracklist

Benjamin Godard (1849-1895)
Concerto n. 1 in la minore per pianoforte e orchestra op. 31
Concerto n. 2 in sol maggiore per pianoforte e orchestra op. 148
Introduction et Allegro per pianoforte e orchestra op. 49

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