DE MORALES: The Seven Lamentation

Esecutore: Ensemble Utopia

Autore: De Morales

Numero dischi: 1

Barcode: 8711801015385

Etcetera
CD
2016
ETKTC1538
2016-05-01
19,00 €
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Cristóbal de Morales fu il primo compositore spagnolo di opere sacre polifoniche a raggiungere una fama veramente internazionale. Morales nacque a Siviglia intorno al 1500; nonostante gli sforzi compiuti da numerosi musicologi, la sua infanzia e la sua formazione musicale continuano a essere avvolte nell’oblio. In ogni caso, si ritiene che Morales sia entrato giovanissimo in una delle molte chiese collegiate presenti in Spagna in quel periodo, con ogni probabilità nella Cattedrale di Siviglia, dove in quegli anni Francisco de Peñalosa ricopriva il ruolo di canonico e Pedro de Escobar si era messo in luce come maestro di cappella. Morales trascorse tutta la sua carriera come maestro de capilla in alcuni dei centri ecclesiastici più importanti del paese, tra cui le cattedrali di Avila (1526), di Plasencia (1528) e di Cordoba, Nel 1535 Morales entrò a far parte come cantore della Cappella papale di Roma, in quanto molti pontefici – non solo gli spagnoli Callisto III e Alessandro VI ma anche gli italiani Clemente VII e Paolo III – apprezzavano molto i cantanti provenienti dalla Penisola Iberica. Dal momento che in quel periodo nella Cappella papale prestarono servizio come cantori anche i famosi compositori polifonici Jacob Arcadelt e Nicolas Gombert, è molto probabile che Morales sia stato influenzato dalle loro opere. Dopo aver trascorso due lustri nella Cappella papale, Morales decise di ritornare, una scelta che forse gli era stata imposta dalle sue precarie condizioni di salute. Appena tornato in patria, nel 1545 Morales ottenne l’incarico di maestro de capilla nella Cattedrale di Toledo, che in quel periodo era il centro principale della chiesa spagnola. In quel periodo Morales divenne uno dei compositori più apprezzati a livello europeo, ma purtroppo questa fama non trovò riscontro nel trattamento economico che gli veniva corrisposto dai vertici della Cattedrale di Toledo, che lo costrinsero a indebitarsi in maniera estremamente gravosa. Per cercare di risolvere una situazione che diventava sempre più insostenibile, nel 1548 Morales entrò al servizio del duca di Arcos a Marchena, una piccola città situata 60 km a est di Siviglia, come maestro di capilla. Anche in questo caso la fortuna non si rivelò particolarmente benevola nei confronti del compositore, che poco dopo si trasferì nella Cattedrale di Malaga, dove trascorse i suoi ultimi anni di vita. A Malaga l’indisciplina dei cantori adulti e dei ragazzi delle voci bianche ne minarono l’autorità e finirono per portarlo all’esasperazione, al punto da costringerlo a fare domanda per ottenere di nuovo un posto nella Cattedrale di Toledo, ma per sua sfortuna morì a Marchena il 7 ottobre del 1553, prima che la sua richiesta potesse essere presa in considerazione.

Utopia, ossia l’espressione più raffinata della polifonia belga. Nel 1516 Thomas More diede alle stampe Utopia, un saggio filosofico in due libri, nel quale mosse dure critiche alle scelte politiche ed economiche prese dall’Inghilterra della sua epoca. Nel suo capolavoro More cercò di individuare le soluzioni migliori per i problemi sociali della sua epoca, che in larga misura coincidono con i problemi che attanagliano il mondo di oggi. A distanza di cinque secoli dalla pubblicazione di questo trattato filosofico, cinque cantanti appassionati del repertorio antico hanno unito le loro voci per dare vita a un ensemble che hanno chiamato con lo stesso nome, Utopia. A proposito del loro gruppo, hanno dichiarato in una recente intervista: «Tutti noi abbiamo nei nostri geni i capolavori della polifonia fiamminga, un fatto che ci ha spinti a studiare a fondo e a eseguire le opere vocali scritte all’epoca di Thomas More. La polifonia nasce quando diversi punti di vista confluiscono in una sola composizione. Per citare le parole pronunciate di recente dal ministro della Cultura tedesco: “Tutti noi abbiamo bisogno dell’arte e della cultura, abbiamo bisogno di intellettuali e di artisti dotati di grande personalità, anche se dovessero essere fuori dal pensiero dominante. Abbiamo bisogno delle utopie che sanno teorizzare, degli ideali che li ispirano e del loro desiderio di avere un mondo migliore”».

Tracklist

Cristóbal de Morales (1500-1553)
Lamentatio: Zain
Lamentatio: Nun
Passionarium Toletanum, Alcalá de Henares, 1516: Zain
Lamentatio: Aleph
Lamentatio: Coph
Passionarium Toletanum, Alcalá de Henares, 1516: Daleth
Lamentatio: De lamentatione Jeremiae
Passionarium Toletanum, Alcalá de Henares, 1516: Et factum est postquam
Lamentatio: Et factum est postquam
Lamentatio: Phe

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