KALKBRENNER: Sestetto - Settetto e altro

Che si tratti di opere di Alexander Fesca, Friedrich Ernst Fesca, Julius Röntgen, Louise Farrenc o di Carl Reinecke, l’interpretazione dei componenti del Linos Ensemble presenta sempre «una bellezza apollinea, con una lettura rilassata, brillante e basata esclusivamente su criteri musicali. Anche dopo ascolti ripetuti, questi dischi garantiscono un immutato piacere» (klassik-heute.com). In questo nuovo disco pubblicato dalla CPO il Linos Ensemble propone al pubblico nuove meravigliose scoperte e un’interessante aggiunta al repertorio cameristico più conosciuto, vale a dire tre lavori di Friedrich Kalkbrenner, che i suoi contemporanei consideravano «un grande maestro in tutti i generi musicali» e uno dei pianisti più brillanti della sua epoca. Da studente, Kalkbrenner gettò le basi della sua luminosa carriera concertistica al Conservatoire di Parigi e poi a Vienna, dove a partire dal 1803 si perfezionò in composizione con Albrechtsberger. In seguito Kalkbrenner poté contare sul concreto supporto di Haydn ed ebbe l’opportunità di frequentare Beethoven  Nel 1806 Kalkbrenner fece ritorno a Parigi, trasferendosi poi a Londra, dove portò avanti una intensissima carriera di pianista virtuoso e di didatta. Come si può facilmente immaginare da queste premesse, il pianoforte riveste un ruolo di primissimo piano nel sestetto e nel settimino presentati in questo disco, che rivelano una straordinaria ricchezza di sfumature espressive e offrono agli interpreti l’opportunità di mettere in luce il proprio virtuosismo. Il programma è completato dalla Fantasia per pianoforte sul canto popolare scozzese We’re A’ Noddin’ (1823), nel quale Kalkbrenner espresse tutto il suo romantico entusiasmo per la Scozia.