PUCCINI: La Rondine - versione 1917

Puccini sulle tracce di Lehár

Quando Giacomo Puccini ricevette una commissione da Vienna per «comporre un’opera, simile al Cavaliere della rosa di Richard Strauss, ma più divertente e organica», il grande compositore lucchese rispose: «Quindi volete un’operetta, un genere che per me è completamente fuori discussione». Per cercare di trovare una soluzione, da Vienna vennero inviate a Puccini due diverse proposte, tra le quali scelse La rondine. Questa «commedia lirica» in tre atti venne messa in scena per la prima volta a Monte Carlo nel 1917 e tre anni più tardi fu presentata alla Volksoper di Vienna. Questa opera relativamente poco nota è stata eseguita dalla Münchner Rundfunkorchester al Prinzregententheater di Monaco di Baviera nel corso della stagione di concerti domenicali del 2015-16. In quell’occasione il ruolo della protagonista fu interpretato dall’eccellente soprano romeno-elvetico Elena Mosuc, mentre il nuovo direttore principale della Münchner Rundfunkorchester Ivan Repusic si presentò al pubblico di Monaco di Baviera ottenendo un successo trionfale. Oggi, per la gioia dei melomani di tutto il mondo, questa versione della Rondine è finalmente disponibile nel catalogo della CPO. Il noto triangolo amoroso tra il soprano, il tenore e il baritono offre agli ascoltatori molte opportunità di sorridere con gusto. Per rendersene pienamente conto, basta dare un’occhiata al soggetto dell’operetta di Alfred Maria Willmer e Heinz Reichert dal quale Giuseppe Adami trasse il libretto per La rondine di Puccini. In esso l’amante del banchiere Rambaldo riceve una proposta di matrimonio dallo studente Ruggero. Si tratta di un’offerta molto allettante, che però Magda de Civry – dubitando seriamente di essere accolta dalla famiglia dell’ipotetico marito – decide di rifiutare, finendo per rimanere al fianco del suo ricco e maturo amante.