BERLIOZ: Overture da opere

Esecutore: Bergen Philharmonic Orchestra, A.Davis

Autore: Berlioz

Numero dischi: 1

Barcode: 0095115511824

Chandos
SACD Ibrido
2013
CHANSA5118
2013-02-01
21,00 €
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La Bergen Philharmonic Orchestra diretta da Sir Andrew Davis propone in questo imperdibile disco sette scintillanti ouvertures orchestrali di Hector Berlioz, un compositore che nelle sue brillanti e personalissime opere seppe far andare di pari passo grandi temi letterari con una scrittura musicale di rara efficacia. Queste ouvertures sono caratterizzate da un’ampia gamma di atmosfere, come le opere da cui sono tratte. Berlioz compose la sua prima opera orchestrale di grandi dimensioni, l’ouverture a Les francs-juges, nel 1826, anno in cui si iscrisse al Conservatoire di Parigi. Anche se quest’opera non venne mai rappresentata, Berlioz provò sempre un grande affetto nei confronti di questa ouverture, che poco dopo essere stata composta venne eseguita spesso soprattutto in Germania e in Olanda. Nel 1838 Berlioz scrisse la sua seconda opera, Benvenuto Cellini, i cui temi principali vennero utilizzati sia per l’ouverture dell’opera sia per l’ouverture da concerto Le carnaval romain, che descrive la vicenda del Benvenuto con una ricchissima tavolozza timbrica ottenuta per mezzo di un organico strumentale molto vasto. Per l’opera comica Béatrice et Bénédict Berlioz trasse invece ispirazione dalla commedia di Shakespeare Molto rumore per nulla. L’ouverture presentata in questo disco tratteggia un’intensa scena solistica di Béatrice, con l’aggiunta delle brillanti canzonature che caratterizzano il rapporto tra i due arguti protagonisti di quest’opera. Quando nel 1846 visitò la capitale ungherese Pest, Berlioz si sentì dire che il modo migliore per conquistare l’esigente pubblico di quella città consisteva nel realizzare un arrangiamento orchestrale delle celebre Marcia Rákóczy, che fino a quel momento era stata proposta solo come brano pianistico. Il compositore francese accolse questo invito e la sera prima di partire per Pest portò a termine la versione orchestrale di questo celebre lavoro. Come ampiamente previsto, quando venne eseguita per la prima volta di fronte al pubblico della capitale ungherese la Marcia Rákóczy ottenne un vero e proprio trionfo, al punto che Berlioz decise di inserirla nella grande opera a cui stava lavorando in quel periodo, La damnation de Faust.  L’elemento che accomuna Le Roi Lear, Le Corsaire e Waverley è costituito dal fatto che si tratta di opere da concerto battezzate con il titolo di ouverture per il fatto di essere simili a tutti i punti di vista ai brani orchestrali che precedono l’aprirsi del sipario, anche se di fatto non sono legate a nessuna opera lirica. Per scrivere queste opere Berlioz trasse ispirazione da alcune delle fonti letterarie più popolari di quegli anni. Per esempio, Le Roi Lear tratteggia un suggestivo ritratto del re folle e pieno di energia e di rabbia dell’omonima tragedia di William Shakespeare, mentre Le Corsaire potrebbe essere vagamente ispirata a The Corsair di Lord Byron. Il Waverley è invece basato sull’omonimo racconto di Sir Walter Scott, di cui sulla partitura è riportata la citazione in inglese: «I sogni d’amore e il fascino di una donna lasciano spazio all’onore e alle armi». Il contrasto espresso da questa breve frase di Scott trova piena espressione nella musica di Berlioz. In particolare, i “sogni d’amore” vengono delineati da una lunga e sinuosa linea melodica del violoncello, che viene poi ripetuta dall’orchestra, prima di sfociare in una vigorosa raffigurazione musicale dell’“onore e delle armi”.

Tracklist

Hector Berlioz (1803-1869)
Ouverture da Le Roi Lear
Ouverture da Le Carnaval romain
Ouverture da Béatrice et Bénédict
Ouverture da Le Corsaire
Ouverture da Waverley
Ouverture da Les Francs-juges
Ouverture da Benvenuto Cellini
Marcia da La Damnation de Faust

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