AA.VV.: Mandolino e violino in Italia

Affascinanti concerti in dialogo tra il mandolino e il violino

I compositori del Barocco italiano – primo tra tutti Antonio Vivaldi – hanno spesso reso omaggio ai piccoli strumenti della famiglia del liuto, inserendoli in funzione solistica in alcune delle loro opere più note. All’epoca questi strumenti erano conosciuti con diversi nomi, come leuto, leutino e mandola. Oggi lo strumento più piccolo della famiglia del liuto viene normalmente definito “mandolino barocco” o – più raramente – “liuto soprano”. Il gran numero di compositori che dedicarono gradevoli opere al mandolino dimostra che tra il XVII e il XVIII secolo questo strumento veniva usato frequentemente ed era molto amato dal pubblico. Date queste premesse, questo nuovo disco della CPO propone una gradevole silloge di concerti, trii e sonate di Carlo Arrigoni, Johann Adolf Hasse, Ranieri Capponi e – naturalmente – Antonio Vivaldi. Questo programma rivela l’insospettabile omogeneità sonora che si viene a creare con il dialogo tra il mandolino e il violino barocco, un fatto molto sorprendente, se si considera quanto siano diversi sotto l’aspetto tonale. In particolare, la straordinaria bellezza tonale di entrambe le parti solistiche – con i due strumenti che si accompagnano con brillanti arpeggi – crea un effetto particolarmente attraente nel secondo movimento del Concerto RV.548 di Vivaldi. L’impalpabile magia che pervade questi incantevoli duetti tra violino e mandolino fa sperare che queste opere poco note – e in alcuni casi virtualmente sconosciute – possano trovare anche grazie a questo disco un numero sempre maggiore di appassionati estimatori. La parte del mandolino a sei corde viene eseguita brillantemente in questo disco da Anna Torge, che nel corso degli ultimi anni si è affermata tra le principali virtuose di questo affascinante strumento.