The Russian Piano Tradition - Vol.11

La Appian prosegue la sua organica esplorazione delle registrazioni dei numerosi pianisti di grande talento attivi in Unione Sovietica con il primo volume dedicato a una interprete estranea alle tre grandi tradizioni esecutive finora prese in considerazione dalletichetta londinese. Il professore più importante di Maria Yudina fu infatti Leonid Nikolayev (1878-1942), un didatta dotato di un grandissimo carisma che fu anche maestro di Sofronitsky. Tra i pianisti sovietici, la Yudina è considerata da molti addetti ai lavori linterprete dal talento più brillante ed estemporaneo. Musicista di grande temperamento e fervente cristiana, la Yudina si trovò più volte in contrasto con le autorità sovietiche, ma riuscì sempre a sopravvivere rimanendo prudentemente ai margini del panorama artistico del suo paese. Sebbene non abbia mai avuto il permesso di esibirsi al di fuori dellUnione Sovietica e sia stata allontanata prima dal conservatorio di Leningrado e poi da quello di Mosca, la Yudina fu molto amata dagli appassionati di musica russi e godette di una grande stima tra i suoi colleghi musicisti, primo tra tutti Dmitri Shostakovich. La Yudina diede un contributo determinante alla diffusione in Unione Sovietica delle opere dei compositori occidentali suoi contemporanei rivelandosi anche sotto questo aspetto una fastidiosa spina nel fianco delle autorità comuniste e si mise particolarmente in evidenza eseguendo le opere di Bach e di Beethoven. La Yudina registrò un gran numero di dischi alcuni dei quali sono oggi disponibili in CD tra i quali merita di essere citato questo CD contenente le sue monumentali esecuzioni delle ultime sonate beethoveniane, prima tra tutte la maestosa Hammerklavier.