WIDOR: Sinfonie per organo NN.5 - 6 - 8 - 10

Esecutore: Christian Schmitt, organo

Autore: Widor

Numero dischi: 3

Barcode: 0761203770625

Cpo
SACD Ibrido
2019
CPO777706
2019-01-01
37,18 €
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La gloriosa conclusione dell’integrale delle sinfonie di Widor curata da Christian Schmitt

Charles-Marie Widor è considerato da molti la più pura incarnazione del repertorio organistico della Francia del XIX secolo. Il celebre organaro Cavaillé-Coll si adoperò in ogni modo per spianare la strada di Widor fin da quando era ancora uno studente di belle speranze e lo raccomandò per il posto di organista titolare della Église Saint-Sulpice. Grazie al suo straordinario talento e a questo prezioso appoggio, Widor si mise rapidamente in grande evidenza come compositore, al punto che le sue dieci sinfonie per organo solo continuano a essere considerate ancora oggi come il non plus ultra della scuola virtuosistica francese fiorita in quegli anni. La registrazione con le prime quattro sinfonie per organo di Widor ha dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che questo organista unanimemente considerato tra i migliori solisti tedeschi della giovane generazione è uno degli interpreti più ispirati di questi straordinari capolavori. In questo cofanetto triplo esegue le ultime sei sinfonie sul grande organo dellaChiesa abbaziale di Saint-Ouen, costruito da Cavaillé-Coll tra il 1888 e il 1890. Si dice che Widor abbia descritto questo strumento come «Une orgue à Michel-Ange», un’espressione che fa riferimento all’immortale Michelangelo Buonarroti, con la quale il compositore voleva affermare tutta la sua ammirazione per uno strumento perfetto e ricco di risorse tecniche ed espressive. L’organo della Chiesa abbaziale di Saint-Ouen è stato uno degli ultimi strumenti costruiti da Cavaillé-Coll. Inoltre, il fatto che ci sia pervenuto senza alcuna modifica non fa altro che accrescerne la sua grande importanza storica. Per finire, l’opportunità di ascoltare queste opere e un organo di questo livello con uno spettacolare suono surround consente di vivere un’esperienza musicale davvero irripetibile. Sotto il profilo formale, la Quinta e la Sesta Sinfonia non presentano differenze sostanziali, in quanto entrambe sono strutturate in cinque movimenti e utilizzano il “classico” schema sinfonico solo in alcuni passaggi. La ricchissima tavolozza sonora dell’organo, che conduce a impressionanti fortissimo, riveste un ruolo di gran lunga più importante di quello di una grande orchestra sinfonica. Nelle sue sinfonie per organo, Widor sembra dare un’importanza cruciale alla presentazione delle sfumature abbinabili virtualmente all’infinito dell’organo nel contesto delle forme più diverse. Delle ultime sinfonie per organo di Widor ci è pervenuta una preziosa testimonianza di una delle personalità più eminenti della sua epoca. Nel 1906 Albert Schweitzer le descrisse infatti come «opere di transizione, concepite per l’organo, ma caratterizzate da una vigorosa scrittura orchestrale. In ogni caso, allo stesso tempo emerge sempre di più dallo sfondo un elemento dai tratti molto austeri, che riportò Widor all’arte sacra nelle sue ultime due sinfonie per organo [la Nona e la Decima]». Con questa frase, il protestante Schweitzer volle sottolineare come il cattolico Widor fosse tornato con queste opere alle sue fonti liturgiche, in particolare al canto gregoriano.

Tracklist

Charles-Marie Widor (1844-1937)
Sinfonia n. 5 in fa minore op. 42 n. 1
Sinfonia n. 6 in sol minore op. 42 n. 2
Sinfonia n. 8 in si maggiore op. 42 n. 4
Sinfonia n. 9 op. 70 Gotica; Sinfonia n. 10 op. 73 Romana

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