SCHENCK: Il Giardino Armonico - 12 Sonate

Considerato tra i più grandi virtuosi di viola da gamba dell’ultimo scorcio del XVII secolo, a partire dal 1687 Johannes Schenck diede alle stampe un gran numero di opere. Con i suoi dieci numeri d’opera al suo attivo, Schenck fu di gran lunga il musicista olandese più pubblicato della sua epoca. Delle sue due raccolte dedicate al violino, fino a non molto tempo fa si riteneva che Il Giardino armonico consistente in diverse sonate a due violini, viola da gamba e basso continuo op. 3 (1691) fosse andato irrimediabilmente perduto. Per fortuna il fortunoso ritrovamento di una copia da parte di Pietre Dirksen ha contribuito a colmare una grave lacuna nella produzione violinistica del Barocco olandese. Fin dalle prime battute ci si rende subito conto di trovarsi di fronte a musica di stupefacente bellezza, forse la migliore scritta da Schenck. Infatti in nessun altro lavoro del compositore olandese si nota un’influenza italiana così evidente, riconducibile non solo alle sonate a tre di Arcangelo Corelli ma anche ai migliori lavori cameristici di Giovanni Legrenzi, cui si aggiungono vaghe reminiscenze alle principali opere dei compositori tedeschi e olandesi attivi nella seconda metà del XVII secolo. Queste dodici sonate denotano una straordinaria varietà di affetti, per mezzo dei quali Schenck dimostra di possedere un incredibile talento per esaltare al massimo ogni tonalità, un fatto che gli consente di dare a ciascuna sonata un carattere ben definito. L’ensemble La Suave Melodia è stato costituito nel 1998 per eseguire le sonate a tre di Dietrich Buxtehude e i Pièces de clavecin en concert di Jean-Philippe Rameau. Lo stesso anno questo complesso si aggiudicò il prestigioso concorso Van Wassenaer e da allora ha ottenuto grandi successi sia nelle sale da concerto sia negli studi di registrazione. Una curiosità: i membri della Suave Melodia provengono da quattro continenti diversi e considerano la musica da camera la loro più grande passione.