SPOHR - ONSLOW: Sonate per piano

Con questo splendido disco Howard Shelley prosegue la sua riscoperta di un compositore che – sebbene oggi sia quasi dimenticato – nella prima metà del XIX secolo era considerato degno di stare al fianco di colossi del calibro di Mozart e di Beethoven e godeva di una fama e di una considerazione che travalicavano i confini dei paesi europei. Ritenuto uno degli interpreti più autorevoli del repertorio classico e romantico, Shelley riesce a conferire alle opere di Louis Spohr una freschezza e una vitalità in grado di entusiasmare anche gli appassionati più disincantati. Il programma di questo disco affianca alla Sonata e al Rondoletto di Spohr una serie di deliziosi brani di George Onslow, compositore anglo-francese coetaneo di Spohr. Entrambi i compositori dedicarono solo poche opere al pianoforte, le più belle delle quali sono riunite in questo disco. Anche in questo caso, Shelley riesce ad affascinare con la sua sapiente e sensibilissima interpretazione, conducendoci alla scoperta di un repertorio che conta ancora molte gemme di incomparabile bellezza in attesa di essere riscoperte.

Ultimi titoli di Howard Shelley su Hyperion:

LOUIS SPOHR

sinfonie n. 7 e n. 9

Orchestra della Svizzera Italiana, Howard Shelley, direttore

CDA67939 (CD alto prezzo)

«Eseguito con grande intensità e assoluta padronanza stilistica da un’orchestra che dimostra di conoscere bene il mondo espressivo di Spohr diretta con piglio e molto buon gusto da un Howard Shelley mai così attento ai particolari […] In questo disco si avvertono immediatamente un fascino e un’autenticità che esaltano al massimo queste sinfonie. Nel complesso si tratta di un disco di altissimo livello» (International Record Review).

THE ROMANTIC PIANO CONCERTO – VOLUME 56

FRIEDRICH KALKBRENNER

Howard Shelley, pianoforte

Tasmanian Symphony Orchestra, Howard Shelley, pianoforte e direzione

CDA67843 (CD alto prezzo)

«Il virtuosismo di Howard Shelley appare spontaneo e del tutto scevro di esasperazioni, anche di fronte alle difficoltà tecniche di livello trascendentale e apparentemente interminabili che costellano questi bellissimi concerti […] I tecnici del suono della Hyperion sono riusciti a cogliere anche le più piccole sfumature della stupefacente interpretazione di Shelley» (International Record Review).