BACH: Variazioni Goldberg

Esecutore: Steven Devine, clavicembalo

Autore: Bach

Numero dischi: 1

Barcode: 0095115078020

Chandos
CD
2011
CHAN0780
2011-06-01
17,56 €
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Le Goldberg di Johann Sebastian Bach sono considerate tra le serie di variazioni più ispirate e stilisticamente perfette di tutti i tempi e una delle composizioni più ambiziose mai scritte per il clavicembalo. In questo disco vengono presentate nella splendida interpretazione di Steven Devine su un clavicembalo a due manuali realizzato nel 2000 da Colin Booth su un modello di Fleischer del 1710. Direttore associato dell’Orchestra of the Age of Enlightenment, Devine è anche il clavicembalista di ensemble di grande valore come la Gonzaga Band e London Baroque e negli ultimi tempi ha eseguito in concerto le Variazioni Goldberg in tutte le principali città inglesi. Le Variazioni Goldberg iniziano con un’Aria ornamentata di meravigliosa semplicità, intorno alla quale Bach costruisce una serie di trenta variazioni che spaziano dai toni più estroversi a una pacata e serena introspezione. Lo straordinario livello artistico di quest’opera non è dovuto tanto alla sua lunghezza quanto alla sua incredibile varietà di stili e di affetti e dalla continua riproposizione dell’Aria iniziale che contribuisce a garantirne una rigorosa coerenza espressiva. Le Variazioni Goldberg erano molto innovative se rapportate all’ambiente culturale in cui vennero scritte, al punto da prefigurare le Variazioni su un tema di Diabelli di Beethoven e le Variazioni su un tema di Corelli di Rachmaninov, composte rispettivamente quasi uno e due secoli più tardi. Secondo quanto ci è stato tramandato, le Variazioni Goldberg sarebbero state commissionate a Bach dal barone von Keiserling, ambasciatore russo alla corte di Dresda, per trascorrere in maniera più serena le sue inquiete notti insonni e il loro nome deriverebbe da quello del clavicembalista di Keiserling, che le avrebbe eseguite per la prima volta. In ogni caso, il capolavoro bachiano fu pubblicato nel 1741, mentre Goldberg era nato nel 1727 per cui – a meno che non fosse dotato di un talento più unico che raro – è più probabile che il sommo Cantor lipsiense lo abbia scritto per suo figlio primogenito Wilhelm  Friedemann e che ne abbia donato una copia al giovane Goldberg solo in un secondo tempo. Quale che sia l’origine di quest’opera, nessuno può metterne in dubbio l’assoluta eccellenza. Secondo quanto detto da Steven Devine, le Variazioni Goldberg sono «una meravigliosa serie di movimenti di danza, nei quali si alternano effusioni di passionalità e brillanti spunti virtuosistici, tutti basati su un’Aria di incredibile semplicità».

 

Steven Devine su Chandos:

 

AA.VV.

sacred garland

The Gonzaga Band, Steven Devine

CHAN0761 (CD alto prezzo)

«Un disco di gradevolissimo ascolto che vede protagonista una formazione giovane e di grande talento» (Early Music Review).

Tracklist

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Variazioni Goldberg BWV 988

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