Concerto per piano Vol.50 - CIAIKOVSKY

Con questo disco la collana The Romantic Piano Concerto raggiunge il prestigioso obiettivo dei cinquanta volumi. Si tratta di un risultato di grandissimo rilievo per quella che viene unanimemente considerata una delle gemme più preziose del catalogo della Hyperion e uno dei progetti discografici più interessanti degli ultimi 20 anni, un fatto che va apprezzato ancora di più se si pensa alla grave cristi in cui si dibatte da molti anni lindustria discografica. Scorrendo il programma dei volumi pubblicati dal 1991 non si può che rimanere stupiti dallincredibile numero di concerti presentati da questa collana, vincitori in molti casi dei premi più ambiti della critica internazionale. Per andare nel dettaglio, i primi cinquanta volumi contengono 131 opere per pianoforte e orchestra, ben 59 delle quali sono state presentate in prima registrazione mondiale e molte altre orbitavano neglette nelle nicchie meno frequentate dei cataloghi. Tra gli interpreti che hanno preso parte a questo irripetibile progetto fortemente voluto e diretto da Mike Spring figurano i nomi di alcuni dei pianisti, delle orchestre e dei direttori migliori del mondo e ogni volume costituisce un piccolo miracolo di virtuosismo, di ricerca musicologica e di pura bellezza. Per i due dischi del 50° volume la Hyperion mette in campo un cast stellare chiamato a eseguire fatto piuttosto insolito per la seria Romantic Piano Concerto uno dei concerti più famosi di tutti i tempi. Sebbene grazie a una discografia tanto ipertrofica nelle dimensioni quanto di variabilissimo livello sotto laspetto qualitativo sia ormai diventato uno dei brani più conosciuto e amati del repertorio, sotto le sapienti mani di Stephen Hough il Concerto n. 1 op. 23 di Ciaikovsky appare quasi trasfigurato, rivelando dettagli e sfumature di insospettabile bellezza. Al contrario, le altre cinque opere comprese nel programma di questo lussuoso cofanetto doppio vengono eseguite solo di rado nelle sale da concerto, un fatto che le rende degne di rientrare nellambito della serie RPC. Questa straordinaria integrale della produzione per pianoforte e orchestra di Ciaikovsky comprende alcune chicche assolutamente imperdibili, tra cui le versioni alternative del secondo movimento del Concerto n. 2 di Alexander Siloti e di Stephen Hough. Già, Stephen Hough. Nel corso dei concerti da lui tenuti ai BBC Proms del 2009, il grande pianista inglese ha ricevuto giudizi molto lusinghieri per le sue interpretazioni ciaikovskiane e il prestigioso quotidiano The Independent ha scritto: «con la sua aristocratica eleganza, in tutto e per tutto degna dei balletti del grande compositore russo, e la sua stupefacente energia ritmica, Hough può essere considerato lerede più degno delletà doro del virtuosismo pianistico». Forte di questa inestimabile esperienza, Hough si è recato negli Stati Uniti per registrare queste opere con la Minnesota Orchestra e il suo acclamato direttore finlandese Osmo Vänskä. Da questo impegno è scaturito un risultato di altissimo livello, frutto del lavoro di un pianista giunto ai vertici dei suoi ragguardevolissimi mezzi tecnici ed espressivi, di unorchestra e di un direttore di livello mondiale, di un team di tecnici del suono tra i più acclamati in circolazione, di un repertorio che comprende un concerto ben noto e opere virtualmente sconosciute e di una veste grafica e di un packaging persino più sontuosi di quelli che gli appassionati di rarità pianistiche sono stati abituati ad apprezzare nei precedenti volumi della collana Romantic Piano Concerto.

Tracklist

Piotr Ilic Ciaikovsky (1840-1893)

Concerto n. 1 in si bemolle minore per pianoforte e orchestra op. 23

Fantasia da concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra op. 56

La solitudine op. 73 n. 6

Solo un cuore solitario op. 6 n. 6

Concerto n. 2 in sol maggiore per pianoforte e orchestra op. 44

Concerto n. 3 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 75

Versione alternativa del secondo movimento del Concerto n. 2 op. 44 di Alexander Siloti

Versione alternativa del secondo movimento del Concerto n. 2 op. 44 di Stephen Hough