Concerti per piano Vol.48 - Benedict

Esecutore: Shelley, Tasmanian Symphony, Shelley

Autore: N/A

Numero dischi: 1

Barcode: 0034571177205

Hyperion
CD
2009
CDA67720
2009-06-01
17,59 €
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Con il quarantottesimo volume della straordinaria collana The Romantic Piano Concerto la Hyperion ci conduce in un ambito virtualmente inedito. Infatti, sebbene il nome di Sir Julius Benedict sia quasi del tutto ignoto anche agli studiosi del repertorio tardo romantico, la sua raffinata produzione rappresenta un argomento più che valido per sfatare il diffuso pregiudizio secondo cui nel XIX secolo lInghilterra sarebbe stata una nazione senza musica. Nato probabilmente in Germania, Benedict si trasferì a Londra nel 1835, dopo essersi già messo in grande evidenza in molti paesi grazie alle sue spiccate doti di compositore e pianista. Benedict iniziò così a lavorare nella città che negli ultimi 30 anni si era guadagnata il titolo di capitale europea del pianoforte un ruolo che in seguito le venne sottratto per breve tempo da Parigi e dalla generazione di compositori romantici citati in tutti i manuali di storia della musica presentando tra le altre cose i concertini per pianoforte e orchestra in la bemolle maggiore e in mi bemolle maggiore (questultimo sarebbe in seguito stato rielaborato diventando il Concerto in mi bemolle maggiore presentato in questo disco). Il Concerto in do minore venne invece composto nel 1850. Questi due concerti presentano numerose analogie con lo stile di Hummel il grande compositore tedesco di cui Benedict era stato allievo e riescono a far coesistere in maniera molto efficace un virtuosismo smagliante con un delicato lirismo. Ancora più dimenticato di Benedict, Walter Macfarren era il fratello di George, passato alla storia per essere stato uno dei primi rettori della Royal Academy of Music. Nella gloriosa istituzione londinese Walter Macfarren ricoprì per molti anni il posto di professore di pianoforte e tra i suoi numerosi allievi spiccano i nomi di Matthay e di Henry Wood. Lo stile di Macfarren rivela numerosi punti di contatto con quello di Felix Mendelssohn, come si può notare per esempio nel Concertstück in mi minore presentato in questo disco, unopera molto gradevole che potrebbe essere uscita dalla penna dellautore del Sogno di una notte di mezza estate. Queste splendide opere ci vengono oggi proposte dalla Hyperion nellinterpretazione brillante e vigorosa di Howard Shelley come sempre nella doppia veste di solista e di direttore e di una Tasmanian Symphony Orchestra in stato di grazia in un disco destinato a raggiungere il grandissimo successo ottenuto dai precedenti volumi realizzati da questi sensazionali musicisti.

HOWARD SHELLEY SU HYPERION:

THE ROMANTIC PIANO CONCERTO VOLUME 45
FERDINAND HILLER
Tasmanian Symphony Orchestra, Howard Shelley, pianoforte e direzione
CDA67655 (CD alto prezzo)
«Ancora una volta bisogna togliersi il cappello di fronte a Howard Shelley, autore di uninterpretazione briosa e piena di energia e capace di eseguire la parte solistica con incredibile agilità, innata eleganza e insuperabile empatia stilistica» (Gramophone) «Caratterizzati da una scrittura elegante e ricca di personalità, questi concerti [] sono veri gioielli. Come pianista, Hiller era rinomato tra i suoi contemporanei soprattutto per la delicatezza del suo stile, una caratteristica che Shelley esalta grazie alla stupefacente eleganza della sua interpretazione. Allo stesso tempo questi lavori presentano numerosi passaggi virtuosistici, che Shelley esegue con uninvidiabile padronanza tecnica [] Nel complesso si tratta di un altro volume imperdibile di una collana che nel corso degli anni ha contribuito a fare riscoprire un gran numero di opere del tutto sconosciute» (International Record Review) «Uno dei volumi più riusciti della interessantissima serie The Romantic Piano Concerto della Hyperion. Dagli splendidi dischi apparsi in passato in questa serie abbiamo imparato ad aspettarci da Howard Shelley interpretazioni brillanti e stilisticamente impeccabili, unattesa che non è stata delusa nemmeno in questo disco. In particolare, Shelley enfatizza al massimo i passaggi più lirici di questi lavori» (BBC Music Magazine).

Tracklist

Sir Julius Benedict (1804-1885)

Concerto in do minore per pianoforte e orchestra op. 45 (1850)

Concerto in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 89 (1837-67)

Walter Macfarren (1826-1905)

Concertstück in mi minore (1881)

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