Pierne': Musica Orchestrale - Vol.1

Terzo disco dedicato al repertorio concertistico da Jean-Efflam Bavouzet per la Chandos, questo splendido disco segue di un anno le registrazioni dei concerti per pianoforte e orchestra di Béla Bartók (CHAN10610) e di Maurice Ravel (CHSA5084) accolti con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo, un fatto che non sorprende nessuno, visto che Bavouzet è considerato uno degli interpreti più autorevoli del repertorio pianistico francese, come ci si può rendere facilmente conto ascoltando la sua strepitosa integrale delle opere per pianoforte di Claude Debussy. In questo disco il bravissimo pianista francese è accompagnato da Juanjo Mena, che dal settembre del 2011 assumerà il prestigioso incarico di direttore principale della BBC Philharmonic Orchestra e che in quest’occasione fa il suo esordio nel catalogo Chandos. Sebbene oggi il suo nome sia quasi caduto nell’oblio, a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo Gabriel Pierné fu uno dei compositori e direttori più apprezzati di Parigi e uno dei membri più influenti del panorama musicale francese, al punto che poco dopo la sua morte gli fu addirittura intitolata una piazza di Parigi. Tra le cose per cui oggi è ricordato, nel 1910 ottenne la Légion d’Honneur per meriti artistici e dieci anni più tardi diresse la prima esecuzione francese dell’Uccello di fuoco di Igor Stravinsky. Allievo di César Franck e di Jules Massenet, Pierné scrisse musica intrisa di una straordinaria vena melodica e tutte le sue opere sono pervase da una luce caratteristica e da una verve inconfondibilmente francese. Lo stile di Pierné fa coesistere in maniera molto efficace gli elementi migliori dei suoi due maestri, sintetizzando in una serie di lavori orchestrali di grande piacevolezza il tono serioso di Franck e la scrittura sensuale di Massenet. Strutturato secondo il collaudatissimo schema in tre movimenti, il Concerto in do minore per pianoforte e orchestra venne portato a termine nel 1886. Dopo una maestosa introduzione, il primo movimento si dipana con una grazia delicata che ricorda le opere migliori di Camille Saint-Saëns. Uno Scherzando dall’incedere brillante e grazioso separa il primo movimento dal vivace Rondò finale, basato su temi già presentati in precedenza. Le suites per il Ramuntcho sono collazioni di brani orchestrali scritti da Pierné nel 1908 per l’omonima commedia di Pierre Loti. La storia avventurosa del contrabbandiere basco offrì a Pierné la possibilità di arricchire la sua partitura con i ritmi e i colori della vibrante tradizione popolare basca. Se le ampie ouverture delle due suites sono considerate tra le opere più riuscite di Pierné, va detto che anche altri movimenti – come il vivace Fandango e la Rapsodia basca che conclude il lavoro – si collocano tra i brani più belli dell’epoca sia sotto il profilo della linea melodica sia sotto l’aspetto dei colori orchestrali. In ogni caso, l’opera che ha garantito la fama postuma del compositore francese è la Marchedes petits soldats de plomb (Marcia dei soldatini di piombo), un brano che ha goduto di una buona fama fino a non molto tempo fa e che viene brillantemente riportato a nuova vita in questo disco.