ROTA: Sinfonia N.3 - Divertimento

Oggi Nino Rota è conosciuto soprattutto come compositore di colonne sonore, una fama destinata a durare almeno fino a quando continueranno a essere proiettati film entrati giustamente nella storia del cinema come La strada, La dolce vita e 8 1/2 di Federico Fellini, Il gattopardo di Luchino Visconti e Il padrino di Francis Ford Coppola. Con una simile quantità di capolavori, molti tendono a sottovalutare (se non a dimenticare del tutto) il grande contributo dato da Rota ai repertorio concertistico e teatrale, che comprendono decine di brani per pianoforte, lavori per complessi cameristici di tutti i generi, opere orchestrali, un nutrito corpus di lavori corali e – per concludere – ben 11 opere liriche e cinque balletti. Le opere presentate di questo irresistibile disco sono melodiose e di gradevolissimo ascolto come le sue colonne sonore più famose, anche grazie alla insuperabile interpretazione della Filarmonica ’900 del Teatro Regio di Torino diretta da Gianandrea Noseda, uno degli artisti di punto della Chandos. Se le prime due sinfonie di Rota – entrambe scritte negli anni Trenta – sono dirette discendenti della grande tradizione romantica, la Terza Sinfonia (composta tra il 1956 e il 1957) è caratterizzata da contenuti più frivoli e da uno stile assai meno elaborato di sapore essenzialmente neoclassico. Il programma comprende anche il Divertimento concertante per contrabbasso e orchestra, che vede grande protagonista Davide Petracchi. Scritta per il celebre virtuoso Franco Petracchi, quest’opera sfrutta fino in fondo tutte le risorse tecniche ed espressive del contrabbasso, imponendo al solista di suonare – soprattutto nel primo movimento – su un’estensione di quasi quattro ottave. In questo lavoro Rota ci conduce poi in un viaggio che vede l’eroe – vale a dire il contrabbasso – eseguire nel secondo movimento una deliziosa marcetta pervasa di ironia e nel terzo assumere uno spirito più lirico. Il finale inizia con un tema ricco di energia, che spinge il contrabbasso a rivaleggiare con i legni non solo in agilità, ma anche in brillantezza nel registro acuto. Il Concerto soirée è un’opera che fa categoria sé. Considerate le sue caratteristiche, quest’opera potrebbe essere definita una sorta di concerto per pianoforte e orchestra scritta nello spirito delle Soirées musicales di Rossini, nella quale il nuovo artista esclusivo della Chandos Barry Douglas non è chiamato ad affrontare trascendentali passaggi virtuosistici secondo lo stile dei grandi concerti romantici, quanto a divertirsi con l’orchestra suonando una serie di motivi estremamente gradevoli. Da tutto questo deriva un’opera vivace e di straordinaria piacevolezza. Dopo aver vinto nel 1986 la medaglia d’oro al Concorso Ciaikovsky di Mosca, Douglas ha iniziato una intensa carriera concertistica, che lo ha visto trionfare in tutte le principali sale da concerto del mondo e diventare direttore artistico della Camerata Ireland, del Clandeboye Festival e dei Castletown Concerts in Irlanda. Come solista, Douglas si esibisce regolarmente con orchestre come la Orchestre Philharmonique de Radio France, la Rundfunk-Sinfonieorchester di Berlino, i Duisburger Philharmoniker, la Ulster Orchestra, la London Symphony Orchestra, la City of Birmingham Symphony Orchestra, la Cincinnati Symphony Orchestra, la Singapore Symphony Orchestra, la BBC Symphony Orchestra, la Baltimore Symphony Orchestra e la Atlanta Symphony Orchestra. Tra le sue prossime uscite spicca il primo volume di una serie dedicata alle opere pianistiche di Johannes Brahms previsto per i primi mesi del 2012.

Già disponibile:

sinfonie n. 1 e n. 2

Filarmonica ’900 del Teatro Regio di Torino, Marzio Conti

CHAN10546 (CD alto prezzo)

Tracklist