AA.VV.: M.Zadora - tutte le registrazioni

Tra i pianisti più attivi in sala di registrazione durante gli anni dei 78 giri, Michael Zadora è senza dubbio uno dei meno conosciuti. Nel corso dei decenni sono stati ristampate solo alcune delle sue registrazioni a 78 giri e finora i cataloghi discografici non contavano neppure un CD o un LP dedicato a questo interprete. Sebbene le cronache dellepoca dimostrino che Zadora non sia stato protagonista di una carriera concertistica particolarmente brillante, ascoltando i suoi dischi si prova la fondata impressione che sia stato un pianista di notevole spessore artistico. Con ogni probabilità, tra queste due posizioni la più veritiera è la seconda. Zadora nacque a New York da una nobile famiglia di origine polacca, tuttavia fece ben presto ritorno in Europa per perfezionarsi con Leshetizky e Barth (che fu anche maestro di Artur Rubinstein). Dopo la fine della prima guerra mondiale Zadora divenne allievo di Ferruccio Busoni, per il quale suonò poco prima che morisse. A quanto ci è stato riportato dai contemporanei, Zadora aveva un carattere molto riservato ed era considerato una sorta di intellettuale molto diverso dai virtuosi che affrontavano il pubblico con narcisistica voluttà. Sotto questo aspetto, è molto probabile che la ricchezza della sua famiglia gli abbia consentito di condurre una vita serena e di affrontare la carriera concertistica senza eccessive esasperazioni. Al contrario, Zadora si trovò sempre a suo agio negli studi di registrazione, dove si dimostrò un interprete molto raffinato sia nel repertorio più conosciuto come si può notare nei celebri brani di Chopin sia in opere oggi virtualmente dimenticate, come le sonatine di Busoni, di cui ci offre uninterpretazione presumibilmente molto vicina alle intenzioni dellautore. Questo splendido cofanetto doppio della Appian ci offre anche la possibilità di ascoltare alcune sue originalissime trascrizioni e le interessanti opere di Pietro Amadis, pseudonimo utilizzato da Zadora per la sua attività di compositore. Queste rarissime incisioni non possono assolutamente mancare nella discoteca di tutti gli appassionati dei grandi pianisti del passato.