RAVEL: Opere vocali

La formidabile accoppiata composta dal baritono Gerald Finley e dal pianista Julius Drake prosegue la sua esplorazione del ricchissimo repertorio del canto da camera ottocentesco con un nuovo disco dal programma tanto attraente quanto rivelatorio. Finley possiede un timbro pastoso, uno straordinario talento per la caratterizzazione e unespressività diretta e priva di fronzoli che lo rendono linterprete ideale delle mélodies di Maurice Ravel. Sebbene continuino a rimanere ai margini della produzione del celebre compositore francese, queste incantevoli pagine dimostrano quanto ampia sia la varietà dellispirazione di Ravel, un protagonista del panorama musicale a cavallo tra la fine del XIX e linizio del XX secolo che molti tendono ancora ad associare solo al celeberrimo Bolero. Laffascinante incedere popolaresco di alcuni brani si pone in netto contrasto con lo stile ai limiti del surrealismo delle Histoires naturelles, la cui prima esecuzione causò scandalo e roventi polemiche nella società parigina dellepoca. Al di là delle considerazioni di carattere storico, questo ciclo contiene uno dei brani più deliziosi e sognanti mai scritti da Ravel, vale a dire limmota e cristallina musica del silenzio di Le martin-pêcheur. Come si può leggere nelle interessantissime note di copertina firmate da Roger Nichols: «dalla tristezza sepolcrale di Un grand sommeil noir allesclamazione finale Je bois | À la joie, le mélodies di Ravel abbracciano un mondo intero».

GERALD FINLEY SU HYPERION:

ROBERT SCHUMANN
DICHTERLIEBE
Gerald Finley, baritono
Julius Drake, pianoforte
CDA67676 (CD alto prezzo)
«Accompagnato con amorevole attenzione dal sensibile pianoforte di Julius Drake, Gerald Finley propone in questo disco una delle versioni più toccanti e coinvolgenti del ciclo liederistico in cui Robert Schumann espresse lentusiasmo, la disillusione e un acuto senso di rimpianto [] Un recital schumanniano semplicemente straordinario» (Gramophone) «Il timbro brunito del baritono Gerald Finley è senza dubbio una delle voci migliori ad aver mai registrato questo ciclo liederistico [] Nel complesso si tratta di un disco veramente eccezionale, che vede protagonisti sullo stesso piano un cantante e un pianista in simbiotica relazione tra loro» (The Daily Telegraph) «Finley sta attraversando oggi la fase ascendente della sua carriera.. Nella sua interpretazione dimostra di saper esaltare con la giusta eloquenza il testo e di possedere la maturità necessaria [] Un disco semplicemente straordinario» (The Sunday Times).