CLIFFORD JORDAN QUARTET: Glass Bead Games

Esecutore: Clifford Jordan Quartet

Autore: Clifford Jordan Quartet

Numero dischi: 2

Barcode: 5060149622964

Pure Pleasure
LP
Jazz
2019
PPSES19737/8
2019-04-01
58,00 €
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Doppio LP da 180 grammi stampato dalla Pallas, in Germania

Rimasterizzazione effettuata da Ray Staff presso l’Air Mastering di Lyndhurst Hall, Londra

 

«Quinta parte della serie Strata-East, Glass Bead Games è con ogni probabilità il gioiello della corona del movimento Strata-East, un genere molto difficile da etichettare, che tentò di tracciare una strada tra il post-bop, le avanguardie degli anni Settanta e lo spiritual jazz, aggiungendo una notevole dose di vigore. Glass Bead Games è ricco di rivelazioni sotto parecchi aspetti. In primo luogo, negli anni Settanta dal jazz mainstream emerse una nuova musica realmente creativa e dai tratti “umani”, secondariamente, Billy Lee non era solo il padre di Spike, ma un bassista superlativo, un musicista da band di alto livello e un potentissimo catalizzatore, che per questi motivi merita di essere conosciuto non meno del suo celebre figlio, e per finire Billy Higgins era – come molti musicisti della sua epoca – un batterista vecchio stile, che sapeva sempre mantenere alto il vigore del gruppo. Non bisogna dimenticare che Clifford Jordan era un artista di prim’ordine e ogni sua interpretazione era del tutto spontanea, naturale, poco propensa a vuoti autocompiacimenti e sempre matura, definita e ricca di arguzia, al punto che – in un’epoca in cui i sassofonisti erano soliti esibirsi con una incontenibile energia – nessuno può stupirsi del fatto che il grande solista di Chicago sia spesso passato quasi inosservato. Il suo eloquio musicale è molto espressivo e il suo vigore sempre travolgente, al punto che gli ascoltatori potrebbero quasi non fare caso alla straordinaria padronanza tecnica necessaria per rendere nel modo migliore questo messaggio molto coinvolgente. Se paragonato ai suoi più acclamati colleghi, Jordan appare meno frenetico e aggressivo, ma paradossalmente più diretto e definito chiaramente. Più che venire espressi in tutta la potenza possibile, i fortissimo vengono spesso solo accennati, con un effetto profondo e duraturo sull’ascoltatore. Tutto sta nell’imparare il linguaggio di Jordan, tutte quelle preziose e piccolissime perline. Non tutti i musicisti – compreso Jordan e qualsiasi ascoltatore – può usarle sempre con il genio di uno Shakespeare, ma questo può aiutare a capire anche i capolavori del Bardo inglese e a comprenderne i principi di arbitrarietà e di serendipità, di invarianza e di trasformazione. Come Shakespeare, Jordan ha bisogno di un gruppo di strumentisti dotati di una profonda sensibilità, in questo caso quattro musicisti con un talento tale, che permetta loro di mantenere sempre le perline in gioco. Jordan non era quel tipo di musicista che si accontentava di intrecciare un dialogo musicale con i membri della sua band e non aveva nemmeno l’abitudine di prendere l’iniziativa per cercare di portarli al suo livello. Al contrario, Jordan inizia a raccontare una storia musicale, che è talmente appassionante da ispirare anche i tre musicisti che lo affiancano a prendere attivamente parte alla narrazione. Questo brillante disco consente di scoprire l’arte raffinata di un tenorsassofonista che subì il fascino di John Coltrane, ma non si sentì mai in obbligo di imitare lo stile del suo grande predecessore. A detta di molti addetti ai lavori, Glass Bead Games potrebbe essere uno degli album più ispirati di un tenorsassofonista jazz dai tempi di Coltrane e – a giudicare dal fatto che nessun appassionato ha mai rivelato il minimo senso di stanchezza ad ascoltarlo – anche uno dei più gradevoli in assoluto. Lo stile esecutivo di Jordan – così spontaneo, naturale e di alto livello – riesce nell’impresa di eliminare ogni distinzione tra i passaggi composti e quelli improvvisati, tra solista ed ensemble, tra narratore e narrazione e tra danzatore e danza. Sembra quasi impossibile riuscire a smettere di ascoltare questo disco» (All About Jazz).

Tracklist

Lato A
1. Powerful Paul Robeson
2. Glass Bead Games
3. Prayer To The People
4. Cal Massey

Lato B
1 John Coltrane
2. Eddie Harris
3. Biskit

Lato C
1.Shoulders
2. Bridgework
3. Maimoun

Lato D
1. Alias Buster Henry
2. One For Amos

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