SHOSTAKOVICH: Sinfonia N.5 - BARBER:Adagio

La Reference Recordings è La Reference Recordings orgogliosa di presentare queste due celeberrime opere nella magistrale interpretazione della Pittsburgh Symphony Orchestra diretta da Manfred Honeck con una qualità sonora degna dei migliori dischi audiophile. Nelle sue affascinanti e autorevoli note di copertina, Honeck delinea una interessante disamina della storia di questi lavori e rivela i principi fondamentali del suo approccio interpretativo. In particolare, viene ricordato con il regime sovietico di Stalin fosse rimasto profondamente irritato dalle precedenti opere di Shostakovich. Dopo avere ricevuto ripetute minacce di arresto e di deportazione in un gulag della Siberia, Shostakovich concepì per la sua Quinta Sinfonia uno stile compositivo del tutto nuovo e molto meno complesso ma comunque sempre intriso di ironia e di continui doppi sensi allo scopo di compiacere il volere di Stalin e di continuare a suscitare linteresse del grande pubblico. LAdagio per archi di Samuel Barber è di gran lunga lopera più conosciuta del compositore americano e uno dei brani più noti della letteratura orchestrale del XX secolo, un fatto che si trova spiegazione soprattutto con la sua disarmante semplicità e la sua intensa carica emozionale. Manfred Honeck parla della versione per doppio coro a cappella di questo lavoro realizzata da Barber nel 1967 usando come testo i versi dellAgnus Dei, confidando che la sua interpretazione si basa in larga misura su questa versione. Honeck ha dichiarato: «A mio modo di vedere, questa per me è il modo ideale per trovare il significato più profondo di questo brano: Forse è proprio per questa ragione che lAdagio di Barber ha incantato e commosso il pubblico di tutto il mondo fin dalla sua prima versione e ha continuato a farlo in tutte quelle che la hanno seguita». Questo disco costituisce il settimo volume dellacclamata collana su SACD ibrido multicanale Pittsburgh Live!, che fa parte della serie Fresh! della Reference Recordings. Tutti i volumi di questa collana sono stati accolti con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo e si sono visti assegnare decine di premi e di riconoscimenti di grande prestigio. In particolare sia il disco dedicato alle opere di Antonín Dvorák e Leos Janácek si quello con la Quarta Sinfonia di Gustav Mahler hanno ottenuto una nomination ai Grammy Award come Migliori Dischi Orchestrali. A partire dalla sua fondazione avvenuta nel 1896, la Pittsburgh Symphony Orchestra si è messa in grande evidenza per la sua straordinaria qualità artistica, per una storia gloriosa che lha vista al fianco di alcuni dei solisti e dei direttori dorchestra più carismatici del mondo e per il concreto impegno culturale che ha sempre profuso per la regione di Pittsburgh e la sua cittadinanza. Nel corso del tempo, sul suo podio si sono alternati alcuni dei direttori più famosi del mondo, tra cui Fritz Reiner (1938-48), William Steinberg (1952-76), André Previn (1976-84), Lorin Maazel (1984-96) e Mariss Jansons (1995-2004). Questa gloriosa tradizione musicale di spessore internazionale è proseguita nellautunno del 2008, quando laustriaco Manfred Honeck è stato chiamato a ricoprire il ruolo di direttore principale della Pittsburgh Symphony Orchestra. Nel corso degli anni la Pittsburgh Symphony Orchestra è sempre stata in prima fila nella valorizzazione delle opere dei compositori americani, avendo tenuto a battesimo nel 1955 la Prima Sinfonia Jeremiah di Leonard Bernstein e nel 1986 Short Ride in a Fast Machine di John Adams. La Pittsburgh Symphony Orchestra può vantare al suo attivo anche una lunga e luminosa storia nei campi della registrazione e dei concerti radiofonici. Grazie alla sua lunga e luminosa storia di tournée sia negli Stati Uniti sia allestero, che dal 1900 lha vista per ben 37 volte nelle principali sale da concerto europee, sudamericane e dellEstremo Oriente, la Pittsburgh Symphony Orchestra continua a essere acclamata dalla critica tra le orchestre più grandi e brillanti del mondo.