AA.VV.: The bass violin solo repertoire

Esecutore: artisti vari

Autore: Aa.vv.

Numero dischi: 1

Barcode: 8051773570216

Urania
CD
2015
LDV14021
2015-04-01
14,50 €
Tasse incluse
Quantità
Non disponibile
 

Spedizione gratuita per ordini superiori a 95 €

 

Dischi al sicuro grazie ai nostri imballaggi

 

Spedizione in 1 giorno lavorativo

Tra i vari strumenti barocchi che il movimento per la riscoperta della musica antica ha riportato nelle sale da concerto e negli studi di registrazione, il basso di violino è uno di quelli più difficili da ascoltare e da vedere. Molto spesso infatti, anche nell’ambito di esecuzioni di musiche secentesche che si propongono di seguire i più rigorosi criteri filologici, è utilizzato il violoncello barocco, nonostante lo strumento non appaia prima della fine del secolo. Il basso di violino andrebbe utilizzato in sostituzione del violoncello per l’esecuzione del basso continuo di tutta la musica secentesca (ma anche oltre, soprattutto per quanto riguarda la musica non italiana, dato che il violoncello si diffuse inizialmente quasi solo in Italia) nonché per l’esecuzione del suo scarno repertorio solistico e della musica scritta per strumento basso. Scopo di questo disco è proprio l’esecuzione filologica delle musiche scritte appositamente per basso di violino, solo o accompagnato dal basso continuo, utilizzando lo strumento corretto e la prassi esecutiva dell’epoca. Le prime composizioni provengono entrambe da area emiliana e sono frutto della penna del bolognese Giovanni Battista Vitali (1632-1692) e del modenese Giuseppe Colombi (1635-1694) oltre che del mecenatismo del duca di Modena e Reggio Francesco II d’Este. I due compositori furono a lungo attivi presso la cappella del duca, eccellente dilettante di basso di violino, e per lui scrissero composizioni, attualmente conservate nella Biblioteca Estense. Giovanni Battista Vitali scrisse un libro, rimasto manoscritto, di Partite sopra diverse sonate per il Violone, consistenti in vari pezzi su basso ostinato, preceduti da una toccata. La presenza di lettere dell’alfabeto accanto ai titoli dei singoli pezzi si riferisce all’intavolatura per la chitarra spagnola e suggerisce quindi un suo utilizzo per accompagnare le variazioni del basso di violino. Si possono individuare tre nuclei all’interno del libro, il primo costituito dalla Toccata, dal Ruggiero, dalla Bergamasca e della Chiacona, tutti scritti per la lettera B, ovvero nella tonalità di do maggiore. Segue un nucleo composto dal dolcissimo Capritio sopra otto figure, dal Capritio sopra li cinque tempi e dall’imponente Passagalli per la lettera E, e infine l’ultimo, composto da un bizzarro capriccio, seguito da due lunghi Passamezzi, entrambi ulteriormente ripartiti.  La maggior parte dei brani di Giuseppe Colombi proviene dal suo manoscritto Balli à basso solo presente nella Biblioteca Estense di Modena. Fanno eccezione la Giga, la magnifica Ciaccona e la Tromba à basso solo dello stesso Colombi, che chiude il disco, che si trovano in vari manoscritti contenenti soprattutto musiche per violino. Tra i numerosi balli presenti nel libro, se ne trovano alcuni molto comuni (tra cui brandi, correnti, gavotte, borea), mentre altri hanno un titolo più insolito, nel quale riecheggiano città (Bergamo, La Modena, La Parma), titoli nobiliari (La Duchessa, La Contessa, La Madama), popoli (Ballo per li Armeni, Ballo per li Francesi, Ballo per li Todeschi, Ballo per gli Spagnoli), oppure balli particolari (Ballo del condilino, Ballo del Guanto). Un discorso a parte meritano le due sonate per il violone con il basso continuo per l’organo o cembalo attribuite a Giovanni Lorenzo Lulier (1662-1700), le cui fonti, entrambe anonime, si trovano all’interno di un manoscritto della Bodeleian Library in cui sono presenti composizioni di Giovannino dal Violone, soprannome con il quale è sovente indicato il Lulier. L’attribuzione delle due sonate a questo compositore si deve alla casa editrice Yorke Edition, che nel 1970 ne pubblicò una trascrizione per contrabbasso, a cura di Rodney Slatford. La Sonata in la minore rivela una struttura più antica, divisa in cinque movimenti, perlopiù tempi di danza, mentre la Sonata in fa maggiore è costituita da soli tre movimenti: un allegro iniziale, uno splendido adagio e un’aria finale.

 

Renato Criscuolo, basso di violino

Alberto Bagnai, clavicembalo

Bud Roach, chitarra barocca

Tracklist

Opere di Giovanni Battista Vitali (1632-1692), Giuseppe Colombi (1635-1694) e Giovanni Lorenzo Lulier (1662-1700)

16 altri prodotti nella stessa categoria:

arrow_upward