DE MACHAUT: The Dart of Love

La musica occidentale che abbiamo imparato a conoscere – con strumenti o voci di diversa natura che si combinano in qualche maniera per dare vita a un insieme coerente e armonico – affonda le sue radici del XIV secolo e in particolare nella pionieristica produzione di Guillaume de Machaut. Sebbene nessun musicologo possa spiegare per quale motivo il grande compositore francese abbia scelto di mettere in musica le sue poesie nel suo inconfondibile stile, le sue opere continuano a conquistare infallibilmente il cuore degli appassionati di musica antica. Nel corso degli anni solo pochi ensemble sono riusciti a raggiungere l’altissimo livello con cui l’Orlando Consort – un gruppo filologico costituito nel 1988 espressamente per esplorare questo suggestivo repertorio –riesce a esprimere sia in concerto sia in disco l’essenza più intima della musica di Machaut. Questo disco costituisce il secondo volume della collana dedicata a Machaut che l’Orlando Consort sta realizzando per la Hyperion.

L’Orlando Consort su Hyperion:

GUILLAUME DE MACHAUT

le voir dit

Orlando Consort

CDA67727 (CD alto prezzo)

«Questo splendido disco segna l’inizio di un progetto che gli estimatori di Machaut attendono da tempo immemorabile […] Ci troviamo di fronte a un disco di cui ogni appassionato di musica medievale non può assolutamente fare a meno» (International Record Review) «Le Voir Dit è considerato il massimo capolavoro del poeta e compositore francese del XIV secolo Guillaume de Machaut. Che si tratti o meno di un vero racconto autobiografico come si può credere dal suo titolo, questa raccolta di nove brani contenuta in un’antologia di poesie e di musiche di Machaut narra in maniera patetica e molto originale le gioie e i dolori legati al sentimento d’amore. Eseguiti con toni dolci e molto suggestivi a quattro voci (a volte una sola) dai componenti dell’Orlando Consort, questi brani appaiono ancora affascinanti come devono essere sembrati alle persone che li ascoltarono per la prima volta oltre 650 anni fa» (The Daily Telegraph)