EISLER HANNS: Songs and Ballads - Vol.2

Il ritorno dall’esilio Nel 1948 l’esule Hanns Eisler fece ritorno in Europa dagli Stati Uniti, dove aveva cercato rifugio dalle violenze del regime nazista. Appena tornato in patria, Eisler trovò poche tracce della Germania che aveva lasciato in tutta fretta nel 1937 ed espresse il suo dolore e la sua nostalgia per il passato in molte opere vocali di alto livello, alcune delle quali sono state scelte e inserite dal baritono Holger Falk e dal pianista Steffen Schleiermacher nel programma al tempo stesso elettrizzante ed esemplare del secondo volume della loro integrale dei Lieder di questo compositore di grandissimo talento. Un amore sincero e profondo Questi brani esprimono con grande immediatezza il profondo amore che Eisler nutrì sempre per la Germania, una passione che potrebbe apparire quanto meno strana per un fervente comunista come lui! Addirittura, nella raccolta dei Neue deutsche Volkslieder, basata sui versi di Johannes R. Becher, Eisler tesse le lodi della Germania (“Deutsche Heimat, sei gepriesen”). Eisler fa ricorso agli elementi popolari per fare fronte ai toni della poesia, che talora eccede i limiti ragionevoli del pathos, tratteggiando un tenero affresco emotivo. La lista del programma Nella loro interpretazione, Holger Falk e Steffen Schleiermacher dimostrano come poche note siano più che sufficienti per fare correre un brivido freddo lungo la schiena in Die Pappel von Karlsplatz, omaggio a un albero sopravvissuto al terribile inverno del 1945-46, quando in Germania scarseggiavano sia il cibo sia la legna da ardere. Ovviamente, non poteva mancare l’inno nazionale della Repubblica Democratica Tedesca (DDR) e il programma comprende anche il Kinderhymne di Bertolt Brecht, Anmut sparet nicht noch Mühe, che per qualche tempo fu preso seriamente in considerazione per diventare l’inno della Germania unita, diverse ballate scritte da Eisler negli ultimi anni della sua carriera e alcune deliziose miniature basate sui versi di diversi autori. Il brano che conclude questa antologia è Bleib gesund mir, Krakau!, lo straziante addio dato dal poeta ebreo Mordechai Gebirtig alla sua città natale di Cracovia, la sera prima di venire deportato in un campo di concentramento nazista. Le mani della mamma Il programma di questo disco si apre con Mutterns Hände, una delicata dichiarazione d’amore per una mamma ormai anziana, basata sui versi di Tucholsky. Il dialetto berlinese è così meravigliosamente stringato da permettere quasi di vedere il figlio adulto di questa mamma tenerle le mani con infinita gratitudine, un brano di breve durata che esprime un’arte di incommensurabile grandezza. E il cantante, che con il tenerissimo accompagnamento del pianoforte modula incessantemente la sua voce, cambiandone l’espressività con l’abilità di un camaleonte per rendere nel modo migliore il contenuto del testo, offre un contributo molto apprezzabile a rendere questo disco una magnifica esperienza d’ascolto.

Già disponibili:

HANNS EISLER

integrale dei lieder – volume 1

Holger Falk, baritono

Steffen Schleiermacher, pianoforte

MDG2001 (CD alto prezzo)

ERIK SATIE

mélodies e chansons

Holger Falk, baritono

Steffen Schleiermacher, pianoforte

MDG1926 (CD alto prezzo)