Weinberger: Opere Orchestrali

Tra toni vivaci e intense riflessioni: i brani più noti di Schwanda e molto altro

Il compositore boemo Jaromir Weinberger è passato alla storia della musica quasi esclusivamente per avere composto Schwanda il suonatore di cornamusa, un’opera che nell’arco di appena quattro anni dalla sua prima rappresentazione venne replicata oltre 2000 volte e tradotta in ben 17 lingue. La partitura di Weinberger presenta parecchi brani orchestrali, che la CPO ha deciso di riunire in questo disco di sorprendente bellezza. Già l’ouverture iniziale dai toni spiccatamente virtuosistici rivela tra quali estremi musicali Weinberger seppe trovare la sua originalissima collocazione. Nello stile di Weinberger si incontrano infatti Bedrich Smetana e Max Reger – un fatto che non può sorprendere nessuno, visto che tra il 1915 e il 1916 il compositore boemo perfezionò il suo stile proprio con Reger. Anche le danze sono caratterizzate da una scrittura di grande interesse, esprimendo la tradizionale vivacità dei ritmi boemi con la ardite costruzioni armoniche proprie del Tardo Romanticismo. Le due opere che concludono il programma di questo disco vennero composte entrambe nel 1929, poco dopo l’accoglienza trionfale ottenuta da Schwanda, di cui ricalcano in parte lo stile. I Sei Canti e Danze boeme presentano una scrittura sorprendentemente raffinata, mentre l’ouverture da La voce amata potrebbe fare venire voglia a molti appassionati del repertorio meno conosciuto di scoprire nuove opere di Weinberger.