LYN STANLEY: Interludes

Esecutore: Lyn Stanley

Autore: Lyn Stanley

Numero dischi: 1

Barcode: 0672713983033

Impex Records
SACD Ibrido
Jazz
2016
AT3104SA
2016-03-01
44,00 €
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Terzo album registrato in studio della cantante americana Lyn Stanley, Interludes è un disco al tempo stesso vigoroso e trascinante. La Stanley ha ottenuto un grande successo sia di pubblico sia di critica con i suoi primi due dischi, Lost in Romance e Potions (From the 50s), nei quali ha eseguito i capolavori del Great American Songbook con un approccio di volta in volta seducente, emozionale, sbarazzino e ammaliante. Come ha sottolineato giustamente il celebre critico jazz Scott Yanow, «la Stanley riesce sempre a trovare il taglio interpretativo giusto per ogni brano». Questa inimitabile vocalist jazz originaria della zona di Los Angeles trasfonde in Interludes tutta la sua sensualità e la sua energia, aprendo il programma con una versione a voce sola di “How Long Has This Been Going On”. Per “Just One Of Those Things” la Stanley ha deciso di eseguire un creativo arrangiamento di Bill Cunliffe, nel corso del quale intreccia brevi duetti prima con il contrabbassista Chuck Berghofer, poi con il chitarrista John Chiodini e infine con il pianista e arrangiatore Bill Cunliffe, prima che la band si riunisca. Tra gli altri brani di maggiore interesse meritano di essere citati “Black Velvet”, “More Than You Know” e “Boulevard of Broken Dreams”. La malinconica e rockeggiante “Whole Lotta Love” e il sempre inquietante “Last Tango in Paris” vedono la Stanley eseguire brani decisamente più contemporanei con un sentimento sospeso al di fuori del tempo. In “Don’t Explain” la Stanley può contare su una guest star del calibro di Hendrick Meurkens, celebre virtuoso di armonica a bocca, per poi sfoggiare un brillante swing in “Nice ’n’ Easy” e un’interpretazione dolce e molto coinvolgente del grande classico di Duke Ellington “In a Sentimental Mood”. Il programma si conclude con “I’m a Fool To Want You”, uno struggente duetto intriso di nostalgia e desiderio, che vede al fianco della Stanley il chitarrista John Chiodini. Come era già avvenuto per i dischi precedenti, per Interlude sono state scelte come sale di registrazione i leggendari Capitol Recording Studios di Hollywood (per la precisione, lo Studio A per gli strumenti e alcune voci e lo Studio B per le percussioni e le altre voci), il Big City Recording Studio e il LAFx. Per riprendere la voce della Stanley è stato utilizzato sia a Los Angeles sia a New York un microfono Neumann U47; da notare che il microfono impiegato ai Capitol Recording Studios di Hollywood è lo stesso che venne usato per registrare alcuni dischi di Nat King Cole e di Frank Sinatra. Fatta eccezione per un brano (il track n. 14), questo disco è stato missato da Al Schmitt da un nastro ATR da due pollici a 24 piste e tutti i brani sono stati rimasterizzati da Bernie Grundman da un nastro analogico da mezzo pollice.

 

«In attesa della versione in vinile di prossima uscita, ho iniziato ad ascoltare questa edizione su SACD ibrido, che vanta una qualità sonora talmente alta, che francamente non so nemmeno cosa aspettarmi di più dall’LP. Vedremo. Eseguendo questo programma di classicissimi, la Stanley acquista una fiducia sempre maggiore nei suoi mezzi di interprete di standard. L’unico aspetto non del tutto azzeccato di Interludes è la versione leggermente interlocutoria di “Whole Lotta Love” dei Led Zeppelin. Va poi detto che alcuni brani non reggono al di fuori del loro contesto, un fatto che peraltro non essere in alcun modo imputato alla Stanley, visto e considerato che in più di un’occasione ci si scontrò persino Tina Turner. A mio parere, i brani più godibili sono senza dubbio “Nice ’n’ Easy” e “It’s Crazy”, ma tutto il disco è una vera delizia. Se tutto questo vi ha fatto venire l’acquolina in bocca, cari i miei digitalisti, sappiate che i primi due dischi della Stanley sono disponibili anche su SACD ibrido» (Qualità sonora: 89%; Ken Kessler, HiFi News, marzo 2016).

 

Lyn Stanley, voce
Bill Cunliffe, pianoforte
Chuck Berghofer, contrabbasso
Ray Brinker, batteria
John Chiodini, chitarra
Bob McChesney, trombone
Hendrick Meurkens, armonica a bocca
Brad Dutz, percussioni
Cecilia Tsan, violoncello

In “Black Velvet”, “Whole Lotta Love”, “Last Tango In Paris” e “It’s Crazy”:


Mike Garson, pianoforte
Chuck Berghofer, contrabbasso
Paul Kreibich, batteria
John Chiodini, chitarra
Steve Rawlins, schiocco di dita

 

INGEGNERI DEL SUONO: Al Schmitt e Steve Genewick

MISSAGGIO: Al Schmitt

RIMASTERIZZAZIONE: Bernie Grundman

Tutti i brani sono stati registrati, missati e rimasterizzati su nastro analogico

Interludee Potions: From the ’50s di Lyn Stanley sono stati inseriti dal sito AllAboutJazz.com nella lista delle migliori uscite jazz del 2015

Questo titolo è disponibile anche su un doppio LP da 180 grammi a 45 giri.

Tracklist

How Long Has This Been Going On?
Just One Of Those Things
Whole Lotta Love
More Than You Know
Boulevard of Broken Dreams
Nice n Easy
Black Velvet
In A Sentimental Mood
Its Crazy
Dont Explain
Last Tango In Paris
The Island
I Was A Little Too Lonely
Im A Fool To Want You

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