ART BLAKEY AND THE JAZZ MESSENGERS: Olympia Concert - 1958 (mono)

Esecutore: Art Blakey and The Jazz Messengers

Autore: Art Blakey And The Jazz Messengers

Numero dischi: 2

Barcode: 3770010277156

Sam Records
LP
Jazz
2023
SC-SAM28
2023-02-01
62,00 €
Tasse incluse
Quantità
 

Spedizione gratuita per ordini superiori a 95 €

 

Dischi al sicuro grazie ai nostri imballaggi

 

Spedizione in 1 giorno lavorativo

Rimasterizzazione effettuata a partire dai nastri analogici mono originali

Taglio delle lacche effettuato da Kevin Gray presso il Cohearent Mastering

Stampa effettuata dalla Optimal, in Germania

Lussuosa copertina apribile con fotografie di Jean-Pierre Leloir

«Non ho mai suonato per un pubblico così» dichiarò Art Blakey in lacrime. Era il 22 novembre 1958 ed era appena sceso dal palco dopo aver tenuto uno dei concerti dei Mercoledì del Jazz all’Olympia di Parigi. Per essere la loro prima esibizione, i Jazz Messengers avevano fatto un’ottima impressione. Non contenti di aver trascinato una folla immensa sul Boulevard des Capucines (la richiesta era così grande che fu necessario organizzare un secondo concerto il 17 dicembre), Blakey e i Jazz Messengers convertirono tutti alla religione dell’hard bop con due cofanetti in cui, uniti in una sorta di comunione esultante, jazzisti, jazzofili e curiosi si erano raccolti insieme in un clima di grande euforia, senza nemmeno badare troppo alla presenza di Brigitte Bardot accompagnata da Sacha Distel. Quella sera la Blues March arrivò quasi al punto di sostituire l’inno della Marsigliese (e “Moanin’ the Oignons”). Eppure nessuno dei componenti del gruppo era mai stato a Parigi. Ci sarebbero arrivati più tardi, ma per il momento erano perfetti sconosciuti. Non solo estranei al pubblico, ma sconosciuti anche a un gruppo consistente di appassionati di jazz: il numero successivo della rivista Jazz Hot (in gran parte dedicato a loro) arrivò come un fulmine a ciel sereno... Nel frattempo, la fiamma accesa all’Olympia si era spenta e Blakey si era trasferito al Club Saint. Germain per accenderne altre; lì, ogni suo concerto avrebbe potuto essere un remake della famosa scena della cabina in Una notte all’opera dei fratelli Marx...

Tra i maggiori successi dei Jazz Messengers, solo “Moanin” si avvicina a “Blues March”. Costruito alla maniera di un gospel, con il pianoforte nel ruolo del predicatore e l’orchestra in quello della congregazione, che scandisce il sermone con grida di approvazione, il tema era del pianista Bobby Timmons, il cui spirito focoso si spiega con la sua formazione musicale: «[…] il fatto di aver suonato R&B ha avuto una grande influenza sul mio stile e per me è la base del jazz». “Moanin” aveva mandato letteralmente in visibilio i fan dell’Olympia e aveva persino incuriosito Hugues Panassié, che si trovava per caso a passare di lì (il bop, in qualsiasi forma, non è certo il suo genere): fu spinto ad andare dietro le quinte e a chiedere cosa avesse sentito... Decisamente, nel 1958, i Jazz Messengers facevano miracoli!

Registrazione effettuata a Parigi il 22 novembre e il 17 dicembre 1958

Edizioni originali: LP Fontana 680.202 ML & EP Fontana 460.642 MR

Art Blakey, The Jazz Messengers

Lato A

Just by Myself

I Remember Clifford

Are You Real

 

Lato B

Moanin’

Justice

 

Lato C

Blues March

Whisper Not

16 altri prodotti nella stessa categoria:

I clienti che hanno acquistato questo prodotto hanno comprato anche:

arrow_upward