AA.VV.: Opere per clarinetto - cello - piano

Esecutore: artisti vari

Autore: Aa.vv.

Numero dischi: 1

Barcode: 8051773570223

Urania
CD
2015
LDV14022
2015-05-01
14,50 €
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Il Trio in si bemolle maggiore op. 11 venne composto da Beethoven nel 1797. Menzionato anche come Klavier-Trio n. 4 (successivo ai tre trii op.1 per violino, violoncello e pianoforte), è un’opera cameristica giovanile, concepita per clarinetto (o violino), violoncello e pianoforte ed eseguita oggi in alcuni casi anche con il fagotto al posto del violoncello. Quest’opera venne intitolata Gassenhauer, che in tedesco significa canzonetta. È realizzata nella forma sonata classica e racchiusa in tre movimenti – Allegro con brio, Adagio e Allegretto-Allegro – l’ultimo dei quali sviluppato in forma di tema con variazioni. Il tema Pria ch’io l’impegno è tratto dall’opera L’amor marinaio di Joseph Weigl e precede ben nove piccole variazioni concertanti. Una coda in perfetto stile beethoveniano conclude l’opera. Il primo e il terzo movimento sono delineati dal carattere brillante e giocoso, mentre l’Adagio centrale, quasi celebrativo, è un ottimo mezzo a disposizione del violoncello e clarinetto per far risaltare le possibilità timbriche distinte dei due strumenti. Gli Otto Pezzi per clarinetto (o violino), viola (o violoncello) e pianoforte di Max Bruch vennero composti nel 1908 per il figlio Max Felix, clarinettista tanto talentuoso da essere accostato spesso a Richard Mühlfeld. Tre degli otto pezzi (il n. 5, il n. 6 e probabilmente il n. 3) furono pensati originariamente come quartetto con l’aggiunta dell’arpa, prima di essere pubblicati definitivamente nel 1910 nella versione che conosciamo oggi. È interessante notare come le parti alternative alla formazione originale sono spesso notevolmente riviste. Per citare alcuni esempi, nel pezzo numero 6 il violoncello accompagna con dei pizzicati la parte introduttiva pianistica. È altresì importante sottolineare che la prima edizione a stampa non era priva di errori, quindi non è dato a sapersi con precisione quali differenze tra le varie parti (rispettivamente clarinetto/violino e viola/violoncello) fossero effettivamente di Bruch. Oltre alle molte discrepanze di forma infatti, riscontriamo spesso anche differenze di dinamica e articolazione che quasi sicuramente sono errori di trascrizione o di stampa. Due delle otto miniature presentano un titolo: Rumänische Melodie (il numero 5), e Nachtgesang (il numero 6). Gli otto pezzi, composti tutti in tonalità minore a eccezione del numero 7, sono chiaramente indipendenti l’uno dagli altri e spesso eseguiti separatamente in concerto. Da qui l’idea di spezzare la raccolta in due parti, proponendo al pubblico questa prima tranche contenente i pezzi numero 1, 2, 3, 7 e 5. I numeri 6, 4 e 8 saranno disponibili prossimamente. Il Trio Pathétique è un lavoro cameristico nato originariamente per un organico non del tutto usuale: clarinetto, fagotto e pianoforte. Abbozzato probabilmente già nel 1827, questo brano vide la luce solo nel 1832, anno in cui il compositore si trovava a Milano, la città che ne ospiterà la prima esecuzione nell’ottobre del 1833. L’opera venne pubblicata per la prima volta nel 1878, a 21 anni dalla scomparsa di Glinka, anche nella versione classica per Klavier-Trio, ovvero violino, violoncello e pianoforte, di sicuro una combinazione che si presta (soprattutto per l’epoca) a maggiori riscontri commerciali rispetto alla versione originale. Questo Trio è strutturato in quattro movimenti, tre dei quali collegati tra di loro. Il nome Pathétique venne probabilmente assegnato per il Largo (terzo movimento), nel quale sia il clarinetto, in tonalità maggiore, sia il violoncello, in tonalità minore, sono impegnati nell’esporre un tema (probabilmente rappresentativo del folklore russo di quel tempo), prima di incontrarsi nel Maestoso risoluto e dar spazio agli svolazzi del pianoforte. Il secondo movimento, lo Scherzo, ha un carattere brillante e leggero seguito dal Trio che funge quasi da intermezzo all’interno del movimento. Il quarto movimento, coinciso ed essenziale, richiama il tema iniziale e ricorrente del primo movimento.

Tracklist

Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Trio in si bemolle maggiore per clarinetto, violoncello e pianoforte op. 11 Gassenhauer Trio
Mikhail Glinka (1804-1857)
Trio pathétique per clarinetto, violoncello e pianoforte
Max Bruch (1838-1920)
Stücke per clarinetto, violoncello e pianoforte

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