HARRY NILSSON: Nilsson sings Newman

Disponibile dal 10 Ottobre

Quando due artisti di grande talento come Harry Nilsson e Randy Newman decidono di registrare un disco insieme, si può essere sicuri che il risultato sarà una serie di brani vocali intrisi di una meravigliosa poesia. Descritto da parecchi addetti ai lavori come un musicista che esegue i suoi brani con un approccio di volta in volta cinico, sorridente, triste e nostalgico, senza perdere di vista il Rock-Lexikon di Rowohlt, Nilsson trovò ispirazione nell’allora relativamente poco noto Newman, un osservatore del mondo tranquillo ma caustico, che nelle sue canzoni non aveva risparmiato durissime critiche alla società americana. Nelle strutture e nelle costruzioni armoniche Nilsson fece spesso ricorso all’overdubbing e fece coesistere le stalle per il bestiame con i saloni di barbiere e i Beatles, riuscendo a rendere digeribili più facilmente testi dai toni estremamente amari. In questo disco Nilsson narra la bizzarra vicenda di una coppia dalla relazione ormai stanca, che decide con assoluta serenità di morire nella casa di un vecchio (“Love Story”), proclama in primavera il suo incrollabile amore per una certa Caroline e viene trasportato indietro nel tempo in una immaginaria idilliaca cittadina di campagna (“Dayton, Ohio 1903”). Un accompagnamento musicale più elaborato non avrebbe potuto aggiungere nulla di significativo a questi brani quanto mai sofisticati. Accordi di pianoforte, brevi passaggi di clavicembalo elettrico e un assaggio di organo sono più che sufficienti per evocare uno stile deliziosamente demodé, venato da un sorriso ironico o da un ghigno sarcastico nella desolazione della realtà, senza comunque arrivare ai toni dolenti del blues.