Robert Moore: Outta my soul

La collana Fresh! della Reference Recordings si arricchisce di Outta My Soul, il nuovo disco di Robert Moore, vocalist jazz, compositore, trombettista e suonatore di armonica residente a Portland. Nel corso della sua carriera Moore si è creato un sound estremamente originale, nel quale ha fuso le sue radici del sud degli Stati Uniti e numerose influenze del soul e del gospel, che gli hanno consentito di firmare straordinarie interpretazioni di bebop e di swing. Da oltre 116 anni la Pittsburgh Symphony Orchestra è conosciuta dagli appassionati di musica classica per la sua eccellenza artistica. Nel corso della sua gloriosa storia la Pittsburgh Symphony Orchestra ha collaborato con alcuni dei solisti e dei direttori più importanti del mondo, tra i quali meritano di essere ricordati Fritz Reiner, William Steinberg, André Previn e Lorin Maazel. Questa grande tradizione è stata rinnovata nell’autunno del 2008, quando il famoso direttore austriaco Manfred Honeck è stato chiamato a ricoprire l’incarico di direttore musicale della Pittsburgh Symphony Orchestra. Curato dallo stesso Moore e registrato in alta risoluzione con la più avanzata tecnologia digitale dall’innovativo ingegnere del suono Bob Stark, questo disco presenta una serie di arrangiamenti molto creativi interpretati con straordinaria personalità da alcuni dei migliori membri della Pittsburgh Symphony Orchestra in formazioni variabili composte da due a dodici strumentisti. Moore iniziò la sua carriera di cantante in una chiesa battista degli Stati Uniti meridionali e i primi gospel che elevò al cielo possono essere ancora percepiti nella intensissima interpretazione dei brani di questo disco. Dopo aver ricoperto per diversi anni l’incarico di insegnante nelle scuole pubbliche del suo paese, Moore ha iniziato la sua carriera di cantante, stabilendosi a Birmingham, in Alabama. Dopo aver trascorso 25 anni in questa città, Moore si è trasferito a Portland, nell’Oregon, dove ha trovato un ambiente molto accogliente e un pubblico di raffinati appassionati di jazz che ha apprezzato molto il suo gradevolissimo stile. Nel corso dei sessant’anni trascorsi in questo mondo, Moore ha scritto brani dai toni sempre più profondi, passionali e sinceri. Le coinvolgenti interpretazioni di Moore come cantante e solista di tromba e di armonica hanno saputo rapidamente conquistare un pubblico sempre più vasto. «Robert Moore è un intrigante jazzista d’annata, considerato da molti il più brillante ed elegante della città. Si tratta di un cantante, trombettista e compositore dal talento sbrigliatamente eclettico, che fino a questo punto non ha mai sbagliato un colpo. Questo solista sincero e di grande temperamento non ha saputo far breccia nel magico mondo dello show business, ma può contare su una nutrita schiera di fan adoranti» (Tom D’Antoni, Oregon Music News).