

Esecutore: Artisti vari
Autore: Uncompressed World
Numero dischi: 1
Barcode: 4260191970049
Un intero disco dedicato a un solo strumento? Potrebbe davvero funzionare? Questi sono stati i primi interrogativi che si è posto lo staff della Accustic Arts Audiophile Recording all’inizio del 2012, quando ha iniziato a lavorare al quarto volume di Uncompressed World. A queste domande se ne è poi aggiunta un’altra, relativa a quale strumento si sarebbe dovuto scegliere. Sotto questo aspetto, la scelta è rapidamente caduta sul pianoforte. Alla domanda se sarebbe stato possibile realizzare una compilation dedicata interamente al pianoforte venne così data una risposta affermativa, perché le prospettive parevano decisamente positive. Questa decisione si basava anche sul fatto che non esistono due pianoforti uguali, siano essi Steinway, Grotrian-Steinweg, Bösendorfer o Yamaha. Questo accade perché ogni costruttore di pianoforti ha una sua filosofia ben precisa. Altre differenze emergono poi dallo stile esecutivo di ogni interprete e dalle tecnologie di registrazione adottate da ogni ingegnere del suono. In ogni caso, gli addetti ai lavori sono soliti definire la registrazione di un pianoforte come una delle imprese più difficili nel campo della riproduzione sonora. Questo fatto trova spiegazione non solo nell’amplissima escursione di frequenze di un pianoforte a coda (con le frequenze risonanti delle corde che oscillano tra i 27,5 e i 4200 Hz e le onde armoniche che si possono spingere fino ai 12 kHz), ma anche in un’altrettanto ampia escursione dinamica. Un altro aspetto di grande importanza è costituito dal fatto se il pianoforte si trova sul palcoscenico di una grande sala da concerti oppure in un piccolo studio di registrazione. Non bisogna poi trascurare il posizionamento dei microfoni durante le sessioni di registrazione. In genere, gli ingegneri del suono che si occupano del repertorio classico tendono a collocare i microfoni piuttosto lontano dallo strumento, in modo da ottenere un’immagine sonora indiretta, con una grande ariosità. Altri invece posizionano i microfoni molto vicini alla fonte che genera il suono, allo scopo di raggiungere un suono più intimo, che comprende anche i rumori ambientali. I martelletti e il pedale si sentono sempre con chiarezza. Inoltre, anche se potrebbe sembrare inconcepibile, in questo disco ha trovato spazio anche il canned piano: un suono campionato, eseguito su una tastiera midi ed editato con un laptop. Una sola raccomandazione: prima di leggere il booklet, ascoltate con attenzione tutto il disco, traccia dopo traccia, per cercare di scoprire quale brano non è stato eseguito con un “vero” pianoforte. Siamo assolutamente sicuri che questa ricerca vi garantirà un grande divertimento, così come questo viaggio musicale nel disco audiophile dedicato al pianoforte di Uncompressed World.