CZIFFRA suona Chopin e Liszt(Tokio 1964)

Considerato uno dei più grandi enfant prodige del XX secolo, György (Georges) Cziffra (1921-94) era un pianista dal talento fenomenale nato in una famiglia poverissima di Budapest che, dopo essere fuggito dalle terribili privazioni, dal lavoro massacrante e dalla prigionia che dovette subire nella sua patria invasa dallArmata Rossa nel 1956, si rifugiò in Occidente ottenendo la cittadinanza francese. Nel corso della sua straordinaria carriera, Cziffra divenne uno dei pianisti più acclamati del suo tempo, venendo comunque considerato da alcuni una figura controversa. Dopo la tragica scomparsa di suo figlio György junior avvenuta nel 1981, la vita di Cziffra cambiò in maniera definitiva, non riuscendo mai a superare questo terribile shock. Cziffra morì nel 1994, dopo aver dato vita alla Cziffra Foundation, unistituzione benefica con sede a Senlis che si occupa di aiutare i giovani pianisti. «Più grande di Horowitz, Georges Cziffra riesce a far coesistere armoniosamente lassoluta precisione di un metronomo con lincontenibile energia di un fulmine»: questo è solo uno degli innumerevoli giudizi lusinghieri con cui i critici erano soliti descrivere le stupefacenti performance del grande pianista di origine ungherese. Le sue ardite interpretazioni lisztiane scatenavano regolarmente reazioni ai limiti dellisterismo, mentre il modo con cui affrontava le opere di Chopin presentavano tratti personali e spesso controversi. Il recital tenuto a Tokyo nel 1964 proposto in questo nuovo titolo della Medici Masters rappresenta uno dei vertici più alti della prima fase della carriera di Cziffra, esprimendo con impressionante immediatezza il suo acceso temperamento. Dopo aver iniziato la sua carriera nel 1956, nel 1964 Cziffra era ormai diventato una stella a livello internazionale. I master utilizzati per questa registrazione sono stati forniti dalla Fondazione Cziffra. Come ha scritto Pierre-Martin Juban, critico della prestigiosa rivista International Piano Quarterly: «A giudicare dalle registrazioni dei concerti live, lo stimolo di un pubblico consentiva a Cziffra di spingersi ai limiti estremi delle sue possibilità tecniche ed espressive e addirittura oltre, come si può notare dal fatto che il pianista di origine ungherese si prende più volte alcuni dei rischi maggiori della storia della musica. Lincisione del concerto tenuto a Tokyo nel 1964 propone interpretazioni a dir poco fenomenali della Rapsodia ungherese n. 6 e del Grand Galop chromatique di Liszt. La palpabile eccitazione e la magniloquenza di queste esecuzioni riflettono pienamente il calore e la gentilezza danimo di Cziffra e sono tra le qualità principali che lo fecero amare dal pubblico».
Registrazione stereofonica effettuata il 23 aprile del 1964 a Tokyo.