ILLINOIS JACQUET: God Bless My Solo

«Il caldo e avvolgente sound del sax tenore di Illinois Jacquet appare in tutto il suo splendore fin dalle prime battute e non lascia l’ascoltatore nemmeno per un attimo in questo splendido disco dell’etichetta French Black and Blue […] Un grande sound per un’interpretazione semplicemente straordinaria. Ogni brano in programma è molto coinvolgente […] La Pure Pleasure ha fatto un ottimo lavoro nello scegliere questa gemma poco conosciuta, rimasterizzandola con la sua consueta cura e facendola stampare alla Pallas su vinile vergine da 180 grammi. A mio parere, questo album è uno dei titoli migliori della Pure Pleasure» Qualità artistica: 9/10 Qualità sonora 9/10 (Dennis D. Davis, Hi-Fi+, numero 58). L’assolo a cui fa riferimento il titolo God Bless My Solo è quello contenuto in “Flying Home”, che Jacquet registrò nel maggio del 1942 suonando in un microfono della Decca Records. Questo brano è diventato uno dei due o tre assoli più famosi della storia del jazz, uno straordinario capolavoro della durata di ottanta secondi. Quasi tutti i tenorsassofonisti che vennero dopo Jacquet si fecero un dovere di imparare a suonare questo assolo nota dopo nota. In ogni caso, l’assolo di “Flying Home” non segnò né l’inizio né la fine della carriera durata quasi 70 anni di Jacquet. Jacquet fu uno dei grandi sopravvissuti del jazz, un solista sottovalutato da molti addetti ai lavori in giovane età, ma inserito verso la fine della sua carriera tra i grandi maestri del jazz. Jacquet diede il meglio della sua arte sia con le romantiche ballate jazz sia con i brani esplosivi che contribuirono a consacrarne la fama. Jacquet appare in forma smagliante in questo disco, che lo vede accompagnato dal suo quartetto, registrato dall’etichetta French Black and Blue nel corso di una fortunata tournée europea compiuta nel corso degli anni Settanta.