RESPIGHI: Marie Victoire

Esecutore: Coro,Orchestra del Deutschen Oper Berlin

Autore: Respighi

Numero dischi: 3

Barcode: 0761203712120

Cpo
CD
Classica Vocale
2012
CPO777121
2012-10-01
37,18 €
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Dopo qualche perplessità iniziale, la Marie Victoire di Ottorino Respighi si è rivelata una delle produzioni di maggiore interesse volute dalla sovrintendente della Deutsche Oper di Berlino Kirsten Harms e uno degli allestimenti più validi e apprezzati messi in scena dalla prestigiosa istituzione operistica tedesca nel primo decennio del XXI secolo. Composta tra il 1912 e il 1913, la quarta delle dieci opere del compositore bolognese avrebbe dovuto essere rappresentata per la prima volta all’inizio del 1915 al Teatro Costanzi di Roma, ma questi progetti andarono in fumo a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, che nel maggio di quell’anno avrebbe visto scendere in campo anche l’Italia al fianco delle potenze della Triplice Intesa. Si dovette così attendere 89 anni perché la Marie Victoire venisse messa in scena a Roma nella primavera del 2004 in un’edizione che cinque anni più tardi venne accolta con grande favore anche a Berlino. Dopo la prima rappresentazione berlinese, il critico di Opernwelt scrisse: «La Deutsche Oper di Berlino ha dimostrato il suo alto livello artistico con la riscoperta dell’opera di Respighi, nella quale si è potuto notale una grande attenzione sia per l’aspetto musicale sia per quello scenografico». Da parte sua, il direttore russo Mikhail Jurowski ha sintetizzato alla perfezione la portata culturale della ripresa di quest’opera in questi termini: «La musica di Respighi esalta i lati più drammatici della vicenda e non gli aspetti culinari. Sotto questo aspetto, l’interazione tra il libretto e la musica e tra le scenografie e le arie riveste un’importanza determinante. In particolare, in Marie Victoire il compositore bolognese rivelò nuovi mondi drammatici e musicali e si smarcò sia da Puccini sia dai drammi musicali di Richard Strauss e di Sergei Prokofiev, segnando di fatto l’inizio dell’opera moderna italiana. Nella Fiamma Respighi scelse deliberatamente di utilizzare uno stile arcaicizzante per riportare alla luce le atmosfere cupe della Bisanzio medievale, mentre in Marie Victoire si può ascoltare uno stile musicale molto più vicino a quello dei Pini di Roma, con sonorità di lussureggiante bellezza evocate da un’orchestra di grandi dimensioni. Sebbene per gli estimatori del Verismo italiano quest’opera denoti fin troppa leggerezza francese e per gli ammiratori del quasi contemporaneo Impressionismo francese presenti una eccessiva verve italiana, ascoltandola non è difficile capire cosa abbia spinto Alberto Franchetti dopo aver assistito a una rappresentazione di Marie Victoire a dire al suo più giovane collega Respighi che con quell’opera aveva aperto una nuova strada per la lirica italiana».

Tracklist

Ottorino Respighi (1879-1936)
Marie Victoire, opera in due atti e cinque quadri su libretto di Edmond Guiraud

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