AA.VV.: Olos

Dalla Spagna, l'araba al Andalus, a Tours, dalla Sicilia fino a quasi minacciare Roma, dai Balcani arrivando sino alle porte di Vienna e poi, piu ad Est, l'India. L'espansione dell'Islam ha lasciato tracce di cui si è persa memoria consapevole nelle architetture, nelle abitudini, nei linguaggi, nelle culture e nella musica dei territori invasi. La musica appunto rivela quanto differente sia il modo di " sentire " del mondo Arabo. Nè migliore nè peggiore ma decisamente diverso. "Solo" melodia e ritmo con una attenzione al dettaglio ed alle sottigliezze analoga allinstancabile analisi che il pensiero Arabo manifesta in tutti i campi del sapere e dell'espressione. L'eredita dell'estetica arabo-islamica travalica epoche e geografie e la si puo ritrovare nell'amore per l'Arabesco sonoro (i melismi e l'ornamentazione governati dai principi della ripetizione e della simmetria) e nellautentica passione per gli aspetti improvvisativi (rigorosamente modali: il maqam, i modi delle melodie dell'Est, il Raga..) della Musica Antica, Balcanica e dell'India. Olos è un trio formato dal polistrumentista jazz Riccardo Bianco (sax, flauti, clarinetto), dal chitarrista classico Claudio Farinone e dal percussionista indiano Arup Kanti Das (tablas, darbuka, bendir ecc.). La ricerca che Olos effettua su questi materiali sonori non ha intenti specificatamente filologici. L'arrangiamento, la reinterpretazione, la commistione di spunti e la pratica improvvisativa mutuata dal Jazz, sono i caratteri distintivi di questa originale proposta musicale. La registrazione, realizzata con criteri audiophile a 24 bit, è stata ambientata al Chiostro di Voltorre, un antico monastero benedettino del trecento. Nella proposta grafica del booklet, convivono l'arte del pittore Aldo Ambrosini e la grafica della designer Sara Frattini i quali regalano al lavoro, proposto in un elegante digipack, una veste estetica originale e raffinata.