ERIC DOLPHY: Outward Bound

Titolo della straordinaria collana di ristampe stereo del catalogo Prestige a cura della Analogue Productions

Venticinque degli album più rari, ambiti e di alto livello sonoro che Rudy Van Gelder abbia mai realizzato disponibili sia su LP da 180 grammi sia su SACD ibrido

Rimasterizzazioni effettuata a partire dai nastri analogici originali dal mitico Kevin Gray

LP da 180 grammi stampato con le tecnologie più avanzate dalla Quality Record Pressings con la collaborazione di Gary Salstrom

Copertine stampate su cartone pesante

Sebbene Eric Dolphy sia stato descritto da alcuni critici come una sorta di iconoclasta, in Outward Bounds il grande sassofonista non si sognò nemmeno lontanamente di tradire il suo idolo Charlie Parkers, ma – anzi – si impegnò a portare avanti l’eredità artistica del leggendario Bird. La musicalità di Dolphy era così spontanea e la sua fantasia così sbrigliata, che con i suoi album seppe incantare anche jazzisti molto innovativi come John Coltrane e Charles Mingus. Affiancato in questo disco dal brillante trombettista Freddie Hubbard e da una sezione ritmica di sconfinato talento, in Outward Bounds Dolphy appare al vertice della sua energia e della sua creatività, esibendosi al sax contralto, al clarinetto basso e al flauto. Dolphy e Hubbard suonano con una profonda empatia, che ricorda da vicino il giovane Parker e Dizzy Gillesie. Il pianista Jaki Byard, il contrabbassista George Tucker e il batterista Roy Haynes si dimostrano gli accompagnatori ideali ed eccellenti ispiratori in questo disco di grande successo.

Eric Dolphy, sax contralto, clarinetto; Freddie Hubbard, tromba; Jaki Byard, pianoforte; George Tucker, contrabbasso; Roy Haynes, batteria

G.W.

On Green Dolphin Street

Les

245

Glad to Be Unhappy

Miss Toni