TASCA PIERANTONIO: A Santa Lucia

Una affascinante opera del Verismo italiano

Negli ultimi anni del XIX secolo, moltissimi compositori scrissero opere sul modello della Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, nella speranza di riuscire a ottenere in questo modo lo stesso clamoroso successo dell’operista livornese. Tra questi compositori figura non solo Ruggiero Leoncavallo, autore dei Pagliacci, ma anche il giovane Pierantonio Tasca. Sebbene fosse nato in Sicilia, Tasca ambientò il suo melodramma A Santa Lucia a Napoli, che in quell’epoca era una delle città più grandi d’Italia e una metropoli di dimensioni europee, molti dei cui abitanti versavano però in condizioni di grave povertà ed erano costretti ad affrontare tutti i giorni una estenuante lotta per la sopravvivenza. Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, quest’opera non venne rappresentata per la prima volta né a Napoli, né a Roma, né a Milano, ma al Teatro Kroll di Berlino, dove il 16 novembre del 1892 venne accolta in maniera trionfale. La musica di volta in volta tenera, appassionata e accattivante e la suggestiva atmosfera meridionale di A Santa Lucia garantirono a Tasca una fama duratura, al punto da essere considerato per molti anni dal pubblico tedesco uno dei migliori compositori italiani dell’ultima generazione, sullo stesso piano degli oggi ben più noti Mascagni e Leoncavallo.

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