Georg Weinberger prosegue la sua splendida integrale della produzione organistica di Johann Sebastian Bach con un programma interamente dedicato alle trascrizioni e alle rielaborazioni di opere orchestrali. In programma figurano i Concerti BWV 592, 593 e 596 tratti il primo da un concerto per violino e orchestra di Johann Ernst di Sassonia-Weimar e il secondo e il terzo dai concerti n. 8 e 11 dellop. 3 di Antonio Vivaldi, raccolta passata alla storia con il titolo lEstro armonico lAria in fa maggiore BWV 587 basata sul quarto movimento de LImpériale delle Nations di François Couperin, i sei Schübler-Chorale BWV 645-650 e la versione organistica del Ricercar dellOfferta musicale BWV 1079. Come sempre Weinberger si esibisce su un organo storico: nel caso specifico si tratta dellorgano costruito da Zacharias Hildebrandt per la Chiesa di San Venceslao di Naumburg e accuratamente restaurato nel 2000, uno strumento di cui nel 1748 il genero di Bach Johann Christoph Altnickol scrisse: «Chi ha visto e ascoltato questorgano non può che provarne grande ammirazione». Anche in questo caso Weinberger si conferma interprete sensibile e particolarmente attento nella resa delle infinite sfumature della complessa scrittura bachiana.