FUX J.J.:Concentus Musico - instrumentalis

Gli appassionati del repertorio barocco meno conosciuto possono considerarsi molto fortunati per potere ascoltare per la prima volta dopo tre secoli la prima grande opera di Johann Joseph Fux, vale a dire il Concentus musico-instrumentalis in septem partita, ut vulgo dicimus, divisus. Questa fortuna si deve al ritrovamento dell’unica copia giunta fino ai giorni nostri dell’edizione originale di quest’opera stampata nel 1701 in nove parti staccate. Dal momento che alcune pagine della parte della viola sono andate irrimediabilmente perdute, Michael Hell e la direttrice della Neue Hofkapelle Graz Lucia Froihofer hanno provveduto a ricostruire i passaggi mancanti per la nuova edizione critica e per questa prima registrazione mondiale. Quando il Concentus fu pubblicato, Fux era il compositore di corte dell’imperatore Leopoldo I, il dedicatario di questa splendida opera. Il Concentus musico-instrumentalis si compone di una Serenata divisa in tre parti di ampio respiro, una Sinfonia a sei, quattro ouvertures e una Sinfonia a tre voci. La costante alternanza tra gli stili francese e italiano, la loro giustapposizione e in alcuni casi la loro combinazione costituiscono il fil rouge di questo lavoro. Di sicuro Fux non aveva nessuna intenzione di portare avanti una pura e semplice imitazione dello stile di Jean-Baptiste Lully, ma si sforzò di seguire un percorso del tutto originale. Sotto questo aspetto, Fux si colloca piuttosto nel solco tracciato da Georg Muffat, compositore che in gioventù aveva studiato sia in Italia sia in Francia e che poteva vantarsi di possedere un’eccellente padronanza di entrambi di stili. Per finire, va sottolineato il fatto che il Concentus è con ogni probabilità la prima opera a stampa con oboi e fagotti di un compositore attivo in Austria e – più in generale – nelle regioni più meridionali di lingua tedesca.