GOULD E KAMINSKI: Quartetti per archi
Esecutore: Minguet Quartett
Autore: Gould E Kaminski
Numero dischi: 1
Barcode: 0761203507221
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Succose novità dal Minguet Quartet
Di primo acchito, non sembrerebbe esistere alcuna relazione tra lo straordinario virtuoso Glenn Gould (1932-1982) e il compositore Heinrich Kaminsky (1886-1946). In realtà, a un esame più attento sotto la superficie tra questi artisti esistono parecchie analogie, che costituiscono il fondamento di questo nuovo disco della CPO. Per prima cosa, nell’eccezionale pianista canadese è possibile osservare lo stesso rigore creativo che mezzo secolo prima di lui rivelò il compositore tardo romantico tedesco. Sotto questo aspetto, la singolare opera prima di Gould – a dispetto del suo rigore compositivo e del fascino quasi ipnotico che la musica seriale esercitò sulla maggior parte del pianisti attivi nella seconda metà degli anni Venti – si presenta come un ambizioso edificio in un movimento, che sotto l’aspetto stilistico si pone in una posizione fieramente controcorrente, collocandosi nello stesso microcosmo sonoro che in precedenza era stato frequentato da compositori del calibro di Richard Strauss e Gustav Mahler. In questo periodo operò anche Kaminsky, un compositore dall’indole quanto mai individualista, che aborriva ogni forma di frivolezza, considerando la composizione come un atto di creazione spirituale. Qualche elemento della sua incessante ricerca dei segreti dell’universo tonale può già essere percepito nel Quartetto in fa maggiore per archi del 1913, un’opera strutturata secondo il collaudato schema in quattro movimenti, con il quale Kaminsky chiuse ufficialmente i suoi anni di apprendistato; in seguito accanto a opere di ampio respiro dai tratti fortemente drammatici, il compositore scrisse lavori di minori dimensioni come le Variazioni per quartetto d’archi sul nome ABEGG del 1931, che gli permisero di raggiungere una certa fama, che lo avrebbe accompagnato fino alla fine della sua carriera, che si rivelò un cammino impegnativo ma ricco di soddisfazioni. Chi fu in grado di percorrerlo fino in fondo senza compromessi fu ricompensato dalla gioia purissima della creazione. Dopo un inizio molto promettente, Glenn Gould preferì rinunciare a questa gioia, per trovare la sua strada che andava in un’altra direzione.
Minguet Quartett
Glenn Gould (1932-1982)
Quartetto per archi op. 1
Heinrich Kaminski (1886-1946)
Preludio e Fuga per archi sul nome ABEGG
Quartetto in fa maggiore per archi