SCHICKHARDT: Sei Sonate per due flauti dolci - oboe e basso continuo op. 22

Johann Christian Schickhardt nacque tre anni prima di Johann Sebastian Bach, ma gli sopravvisse di oltre un decennio e – a differenza del suo grande contemporaneo – fece molti viaggi. Varrebbe forse la pena di verificare se questo suo smisurato amore per i viaggi abbia avuto qualche influsso sulla intensa melodiosità e sulla meravigliosa bellezza timbrica delle sue opere giunte fino ai giorni nostri. In effetti, nella sua attività compositiva Schickhardt non pensò solo ai membri dell’aristocrazia a cui dedicò le sue opere. Sotto il profilo stilistico, Schickhardt padroneggiò in maniera magistrale le regole e il vocabolario del Barocco, facendone coesistere armoniosamente gli elementi principali, in modo da creare opere in grado di “accarezzare l’animo” e di sopravvivere per secoli all’inesorabile mutare del gusto. Grazie all’eccellente interpretazione dell’ensemble di strumenti originali Epoca Barocca il vecchio pregiudizio duro a morire secondo il quale due flauti dolci sarebbero “peggio” di uno solo, finisce per perdere anche il suo ultimo fondamento.

Epoca Barocca

Johann Christian Schickhardt (1682-1762)

Sonata in fa maggiore per due flauti dolci, oboe e basso continuo op. 22 n. 1

Sonata in re maggiore per due flauti dolci, oboe e basso continuo op. 22 n. 2

Sonata in do minore per due flauti dolci, oboe e basso continuo op. 22 n. 3

Sonata in sol maggiore per due flauti dolci, oboe e basso continuo op. 22 n. 4

Sonata in re minore per due flauti dolci, oboe e basso continuo op. 22 n. 5

Sonata in la minore per due flauti dolci, oboe e basso continuo op. 22 n. 6