TANEYEV: Trii per archi

«Si tratta senza dubbio del miglior contrappuntista della Russia, non sono per nulla sicuro che in Occidente ci sia un musicista del suo talento». Con queste parole Ciaikovsky descrisse il suo protégé e amico Sergei Ivanovich Taneyev. Direttore musicale del Conservatorio di Mosca a partire dal 1885, Taneyev rappresenta una figura di grande importanza per la storia della musica russa, essendo stato un grande maestro del contrappunto, che alla scuola nazionale in voga in quegli anni preferì uno stile più trascendente e universale. Oltre alla loro bellezza intrinseca, i trii per archi di Taneyev dimostrano il suo altissimo magistero contrappuntistico e rappresentano i primi saggi compiuti in questo ambito da un compositore russo, per lo meno a questi livelli qualitativi. Il Leopold String Trio si è ormai affermato stabilmente tra le migliori formazioni dellattuale panorama concertistico e nel 2005 è stato insignito del prestigioso Royal Philharmonic Society Chamber Ensemble Award. «Grazie alla straordinaria brillantezza e alla grande maturità del suo stile esecutivo, alla proficua collaborazione con alcuni solisti di altissimo livello e alla fantasiosa intraprendenza con cui realizza programmi, commissiona opere a compositori contemporanei e si propone allestero, il Leopold String Trio si è rivelato uno dei più sinceri paladini di un repertorio troppo spesso negletto e una risorsa di grandissima importanza per la musica da camera».

IL LEOPOLD STRING TRIO SU HYPERION:

JOHANNES BRAHMS
QUARTETTI PER ARCHI E PIANOFORTE
Leopold String Trio
CDA67471/2 (2 CD alto prezzo)
«Vera e propria delizia dallinizio alla fine, questa interpretazione raffinata e piena di carattere nel finale raggiunge toni quasi esultanti. Anche grazie alleccellente qualità sonora garantita dai tecnici della Hyperion, questo cofanetto si pone a un livello molto alto nella discografia di queste splendide opere» (International Record Review) «Il Quartetto n. 1 in sol minore inizia allinsegna della linearità, con Hamelin che delinea la linea melodica con grande bellezza ma senza alcuna affettazione e i componenti del Leopold String Trio che entrano nel discorso musicale uno dopo laltro, sfoggiando un meraviglioso ardore. Il finale in stile zingaresco è pervaso da una irresistibile vitalità e termina senza indulgere a retoriche del tutto fuori luogo [] Un altro aspetto che mi ha colpito profondamente in questa registrazione è costituito dallassoluta precisione che illumina la struttura di ogni pagina, mantenendone i contorni ben marcati [] Hamelin e i tre musicisti del Leopold String Trio raggiungono vette di straordinaria bellezza nellintenso Poco adagio e, per quanto non manchi mai vigore quando necessario, come si può notare soprattutto nel movimento iniziale, nella loro interpretazione si nota sempre una leggerezza danzante, che contribuisce a esaltare la brillantezza di queste opere» (Gramophone).