PAGANINI: 24 Capricci Op.1

Al momento della loro comparsa, i Ventiquattro Capricci op. 1 di Niccolò Paganini furono considerati semplicemente ineseguibili dalla maggior parte dei violinisti contemporanei, un giudizio che il grande autore genovese seppe smentire con stupefacente disinvoltura. Precursore e ispiratore dei più giovani Chopin, Liszt e Berlioz, Paganini è considerato una sorta di archetipo del virtuoso moderno. La sua fenomenale padronanza tecnica e il magnetico carisma con cui riusciva regolarmente a stregare i pubblici di tutta Europa spinsero molti a credere che avesse stretto un patto con il diavolo. Al di là dei travolgenti successi che ne consolidarono la fama a livello europeo, questo stile brillante e irto di difficoltà tecniche consentì a Paganini di fare intravedere sia al pubblico sia agli addetti ai lavori le nuove prospettive tecniche ed espressive che si schiudevano per il violino. Sebbene il panorama violinistico internazionale conti numerosi interpreti di grande talento, le innumerevoli difficoltà dei Capricci di Paganini continuano a far tremare le vene dei polsi e non è facile trovare un virtuoso in grado di affrontarli con la brillante disinvoltura sfoggiata dalla giovane violinista tedesca Tanja Becker-Bender nel cofanetto doppio che rappresenta il suo esordio nel catalogo Hyperion.