BELLINI: Il Pirata

Terza opera dal ventisettenne Vincenzo Bellini scritta nel 1828, Il pirata costituì una tappa fondamentale della carriera del grande compositore siciliano. Si trattò infatti della prima opera scritta per La Scala di Milano, allora come oggi il teatro lirico più importante d’Italia, e segnò l’inizio della collaborazione tra Bellini e Felice Romani, il librettista più famoso di quegli anni, che in seguito si sarebbe concretizzata in altri lavori destinati a entrare nella storia dell’opera. Il pirata fu anche la prima opera di Bellini a conquistare il pubblico straniero, in quanto dopo la première milanese nel 1827 venne messa in scena a Vienna, Dresda, Parigi, Londra e New York, ottenendo ovunque vere e proprie ovazioni. Date queste premesse, si fa molto fatica a capire le ragioni che l’hanno fatta uscire dal grande repertorio lirico, una triste situazione a cui pone oggi rimedio questa splendida edizione della Opera Rara, che vede protagonista un cast di altissimo livello. Basato sulla traduzione francese di un’opera dello scrittore gotico anglo-irlandese Charles Maturin, Il pirata narra la storia di Gualtiero (José Bros), che a causa di una terribile tempesta naufraga sulle coste della Sicilia, dove vive la sua ex promessa sposa Imogene (Carmen Giannattasio), costretta ad andare in sposa contro la sua volontà al duca locale Ernesto (Ludovic Tézier). Tra i tre si viene a creare una insostenibile tensione, che sfocia in un duello, nel corso del quale Gualtiero uccide Ernesto e Imogene impazzisce per il senso di colpa. David Parry dirige con toni molto drammatici ed espressivi questo capolavoro lirico dei primi anni del Romanticismo. Questo cofanetto triplo è corredato da un elegante booklet illustrato contenente il libretto e la sinossi dell’opera e un ampio saggio firmato dal celebre studioso Benjamin Walton.