BRUCH: Opere orchestrali

Attraenti rarità Max Bruch ha lasciato ai posteri tre grandi concerti per violino e orchestra, uno solo dei quali continua a essere eseguito con una certa regolarità nelle sale da concerto di tutto il mondo. In particolare, lo stesso autore riteneva che il Concerto n. 3 in re minore op. 58 fosse preferibile sotto l’aspetto artistico al ben più noto Concerto n. 1 in sol minore op. 26. Purtroppo, la magistrale registrazione realizzata dal violinista Andreas Krecher e dalla Sinfonieorchester Wuppertal è andata fuori catalogo parecchi anni fa, ma per fortuna la MDG ha deciso di ristampare questa magnifica interpretazione del Concerto op. 58 in un imperdibile cofanetto doppio che comprende anche altre opere orchestrali di Bruch. Questo programma di grande interesse, la fenomenale acustica della storica Stadthalle di Wuppertal e la ormai leggendaria qualità sonora della MDG contribuiscono a rendere questo cofanetto doppio una vera e propria festa per le orecchie. Le highlands scozzesi La ballata eroica basata sui versi di Emanuel Geibel Schön Ellen fu una delle opere corali eseguite più spesso nel corso del XIX secolo. Anche se Bruch non si fece scrupoli nel trasferire la storia dalle colonie indiane alle highlands scozzesi, quest’opera è pervasa da un fascino e da una drammaticità assolutamente irresistibili. Quest’opera viene proposta nell’ispirata lettura del soprano Claudia Braun, del baritono Thomas Laske e della Kantorei Barmen-Gemarke diretta da George Hanson, che ne evocano le vicende con apprezzabile vigore. Paesaggi svedesi Le Danze svedesi sono una chicca degna di essere riscoperta ai massimi livelli. Bruch ci offre un incredibile spettacolo dai toni quasi cinematografici, con due suites pervase da una attraente atmosfera nordica, che – grazie a una strumentazione quanto mai fantasiosa e a magici impasti sonori – riesce a tratteggiare l’immagine di paesaggi incantati. Anche la Serenata per orchestra d’archi si basa su temi ispirati al grande Nord, una regione che poteva rappresentare il posto di riposo ideale per un autore dal carattere spesso instabile e inquieto. Un cofanetto di grande interesse Il programma di questo cofanetto si conclude con la Seconda Sinfonia di Bruch. Eseguendo quest’opera, Gernot Schmalfuss dimostra meglio di qualunque parola che la Sinfonieorchester Wuppertal è perfettamente in grado di esprimere le imponenti sonorità e le delicate sfumature sonore che possono rendere la sottile vena malinconica presente in queste opere di Bruch, sottolineando anche il fatto che questa formazione non ha nulla da temere nel confronto con orchestre molto più titolate.

Già disponibile:

ANTON RUBINSTEIN

opere orchestrali

Alban Gerhardt, violoncello

Sinfonieorchester Wuppertal, Georg Hanson, direttore

MDG2116 (2 CD al prezzo di uno)