BRITTEN: Musica orchestrale

Le opera proposte in questo splendido disco abbracciano un periodo di oltre 45 anni, spaziando dagli anni di studio trascorsi al Royal College of Music (dove Britten entrò all’età di 16 anni), agli ultimi mesi della sua vita. L’esecuzione è affidata alla BBC Symphony Orchestra diretta da Edward Gardner, il cui precedente disco britteniano (CHAN10658) è stato premiato nel numero di aprile del BBC Music Magazine come Disco del Mese, con la partecipazione di due solisti di altissimo livello. Considerata uno dei migliori mezzosoprani inglesi, Sarah Connolly ha ricevuto la nomination per un Laurence Olivier Award, un TMA Award e due Grammy e si è aggiudicata un Edison Award, un Gramophone Award e un South Bank Award. Il violista Maxim Rysanov è una delle stelle più luminose e più in vertiginosa ascesa del panorama concertistico internazionale. Secondo quanto ha scritto il critico di Gramophone: «Non capita spesso che un musicista da noi definito di recente One to Watch [Da tenere d’occhio] si aggiudichi nel giro di così poco tempo ben due Editor’s Choice […] ma questo è il ritmo che sta tenendo il violista Maxim Rysanov, un ritmo davvero difficile da sostenere». La prima opera composta da Britten tra quelle presentate in questo disco è Two Portraits per archi. Scritta da Britten durante i suoi anni di studio al Royal College of Music, quest’opera rimase inedita per tutta la vita dell’autore e venne pubblicata postuma solo nel 1997. Il primo “ritratto” è un brillante studio di carattere di un amico di gioventù, mentre il secondo è un autoritratto dai toni tipicamente introspettivi che vede assoluto protagonista il timbro elegiaco della viola, strumento che Britten suonava spesso. La parte solistica nei Two Portraits e nelle Lachrimae è affidata a Maxim Rysanov. La cantata Phaedra è una delle ultimissime opere scritte da Britten prima della sua morte, avvenuta nel 1976. Britten scrisse quest’opera ispirandosi al modello delle cantate barocche italiane di Händel, anche se sono presenti evidenti influenze dello stile di Purcell, soprattutto nell’eleganza con cui il testo viene tradotto in musica. Il testo di quest’opera è basato sull’apprezzata traduzione in versi inglesi della tragedia Phèdre di Jean Racine realizzata da Robert Lowell, che narra la storia di Fedra, una donna che dopo essere stata respinta dal figliastro Ippolito, lo calunnia fino a farlo uccidere e poi a suicidarsi oppressa dai rimorsi. Il ruolo della protagonista di Phaedra venne scritto per il celebre mezzosoprano inglese Janet Baker e in questo disco viene ricoperto da Sarah Connolly, che esegue anche A Charm of Lullabies. Si tratta di un’opera estremamente espressiva e di straordinaria intensità emotiva, che non può assolutamente mancare nella collezione di ogni appassionato del repertorio del XX secolo che si rispetti.