D'INDY: Opere orchestrali - Vol.6

Questo splendido disco costituisce il sesto e ultimo volume dell’interessantissima integrale delle opere orchestrali di Vincent d’Indy, un progetto portato avanti con rara intelligenza musicale dalla Iceland Symphony Orchestra diretta da Rumon Gamba, che ha dato un contributo molto concreto a fare conoscere al grande pubblico la produzione orchestrale di questo compositore tanto fantasioso ed eclettico quanto virtualmente sconosciuto. Eccezionalmente, questo disco viene presentato con l’altissima qualità sonora del SACD, in modo da valorizzare al massimo grado una serie che con i precedenti volumi ha fatto letteralmente incetta di riconoscimenti della stampa specializzata internazionale, tra cui una nomination ai prestigiosi Grammy Award (primo volume), un Editor’s Choice di Gramophone (secondo volume) e uno Choc di Classica (quinto volume), che confermano meglio di qualsiasi parola il fatto che la Chandos sia una delle etichette migliori del mondo per quanto riguarda la valorizzazione dei repertori meno noti. Gli influssi wagneriani presenti nello stile di d’Indy appaiono evidenti in maniera molto chiara nelle tre ouvertures sinfoniche legate tra loro di Wallenstein, che si basano sulla tecnica del Leitmotiv e dei temi ricorrenti, e nel Preludio al terzo atto di Fervaal, prima opera scritta da d’Indy, che presenta le stesse dimensioni dei capolavori del grande compositore tedesco e parecchie analogie con il Parsifal. Le altre tre opere in programma vennero invece concepite per piccola orchestra. I brani frivoli e al tempo stesso sofisticati della Sérénade et Valse e il giovanile Lied per violoncello e orchestra si pongono in stridente contrasto con la Suite dans le style ancien, un lavoro in cinque movimenti basato sulle danze tradizionali del XVIII secolo, che rivelano il grande interesse che d’Indy nutrì sempre per la musica antica del suo paese. Nel Lied si mette in grandissima evidenza Bryndís Halla Gylfadóttir, primo violoncello della Iceland Symphony Orchestra.