HUMPERDINCK: Hansel und Gretel

Un successo duraturo L’opera fiabesca di Engelbert Humperdinck continua a incantare grandi e piccini da 120 anni, un dato che la dice davvero lunga sul suo duraturo successo. Per celebrare questo specialissimo anniversario, la MDG ha pensato di presentare per la prima volta quest’opera in una nuova versione autentica sotto tutti i punti di vista nello splendore sonoro del SACD. Dal momento che il Teatro di Weimar ha ospitato la prima rappresentazione assoluta di quest’opera e l’ha riproposta con commovente dedizione per tutti questi anni, al direttore Martin Hoff e al suo valido cast di cantanti è sembrato doveroso realizzare sul suo palcoscenico una versione basata rigorosamente sulla partitura originale di Humperdinck. Un’influenza persistente Il grande successo ottenuto da quest’opera deriva in gran parte dall’efficacissima elaborazione degli elementi tratti dalla tradizione popolare, dalla vicenda dai toni fiabeschi alla scelta di inserire molte melodie di celebri canti popolari. In ogni caso, Humperdinck non sarebbe stato Humperdinck se non avesse studiato a fondo lo stile di Wagner. La scelta di seguire il modello wagneriano si rivelò molto proficua e in tutta l’opera si notano elementi dello stile del creatore di Tristano e Isotta. Humperdinck non si limitò però a seguire il suo modello con estrema fedeltà, concedendosi di tanto in tanto qualche pausa divertente, come si può notare nella vena umoristica che sostiene l’allitterazione «Griesgram, Griesgram, gräulicher Wicht, griesiges, grämiges Galgengesicht». Una  gioia incontenibile Rinforzata da una nutrita sezione di percussioni, l’orchestra sfoggia tutta la sua brillantezza non solo durante l’arrivo della strega, ma delinea con eleganza anche gli altri protagonisti, regalando loro un’immagine sonora dalle mille sfumature tra la preghiera della sera e il valzer della Casa di Marzapane. E quando alla fine il coro dei bambini incantati prorompe in una incontenibile gioia gli ascoltatori non possono esimersi dall’applaudire a scena aperta la Schola Cantorum di Weimar diretta da Cordula Fischer. Una curiosa scelta dei ruoli Uno degli aspetti più interessanti e curiosi di questa versione di Hänsel und Gretel è costituita dall’insolita scelta dei registri vocali per ogni personaggio, che sono interpretati tutti da voci femminili, fatta eccezione per il Padre e – ebbene sì – per la Strega, che viene impersonata da un tenore, l’eccezionale Alexander Günther, la cui presenza scenica consente di smorzare i toni più paurosi, rendendo l’opera perfettamente adatta a un pubblico di famiglie. Per rendersene conto, basta ascoltare l’intimidente formula magica o il voluttuoso bacio con cui la Strega pregusta il pranzetto che la vedrà gustare il povero Hänsel. Un meraviglioso mondo di fantasia Dopo la prima rappresentazione assoluta del 1893, la tradizione esecutiva di Hänsel und Gretel al Teatro di Weimar è continuata senza interruzioni con Richard Strauss nelle vesti di direttore. In particolare, va detto che le parti orchestrali originali sono giunte fino ai giorni nostri e sono state sottoposte a un accurato lavoro di restauro, un fatto che dimostra con quanta legittimità il Teatro Nazionale Tedesco e la Staatskapelle Weimar possono rivendicare una sorta di diritto di primogenitura in quest’opera. Da parte sua, la MDG aggiunge la sensazionale qualità sonora del SACD 2+2+2 surround, accompagnando gli ascoltatori nel mondo fantastico di una favolosa foresta che fa sognare da oltre un secolo sia i grandi sia i piccini.