

Esecutore: United Continuo Ensemble
Autore: Kindermann J.e.
Numero dischi: 1
Barcode: 0761203512324
Fuori catalogo dal: 01/03/2022
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Delizie musicali di Johann Erasmus Kindermann
Secondo quanto scrisse lui stesso, Erasmus Kindermann venne sollecitato a gran voce da molti suoi amici affinché mettesse in musica i testi poetici di Martin Opitz, un incitamento che fu accolto dal compositore di buon grado e che si concretizzò in una serie di opere come l’Opitianischer Orpheus. La maggior parte delle poesie che Kindermann decise di intonare proviene dal Bücher Deutscher Poemata e vede una netta prevalenza di testi basati su temi legati alla classicità come carpe diem e memento mori, oltre che sulle gioie e sui dolori legati al sentimento amoroso. Come facilmente prevedibile, non mancano brani dai contenuti morali e religiosi e opere composte per occasioni ufficiali e per il diletto degli ascoltatori, con gli idilli pastorali che offrono spesso lo spunto per un’azione scenica in miniatura. Sebbene siano contenuti nell’angusto spazio di poche battute, i preludi e gli interludi strumentali rendono in maniera estremamente efficace il carattere di ogni brano, sottolineandone con grande abilità il contenuto testuale. Nel frontespizio del suo Opitianischer Orpheus, Kindermann definisce le sue opere come “delizie musicali”, chiarendo fin dall’inizio la sua intenzione di non comporre lamenti incentrati su argomenti tristi (nel 1642 la Germania era ancora sconvolta dalla sanguinosa Guerra dei Trent’Anni), ma di cercare di esprimere gioia, piacere e stimoli intellettuali. Invece di scrivere imponenti brani a più voci adatti a essere eseguiti in una sala da concerti, per il suo Opitianischer Orpheus Kindermann decise di adottare una dimensione più intima e raccolta. Con ogni probabilità, il compositore tedesco pensò di rivolgersi, sia dal punto di vista degli esecutori sia di quello del pubblico, a un gruppo di appassionati di musica dotati di una vasta cultura letteraria e di una solida educazione umanistica, che amavano incontrarsi nei salotti dei palazzi nobiliari per presentare le proprie composizioni o ascoltare brani di grande eleganza. Va anche sottolineato il fatto che Kindermann evitò accuratamente di inserire nella linea del canto melismi troppo elaborati. Questo fa sì che ogni brano sia caratterizzato da una stringatezza molto incisiva, che continua a risuonare ancora oggi, invitando gli ascoltatori a cantare e a suonare come facevano quasi quattro secoli fa i musicisti di Kindermann nei loro eleganti palazzi.