ROSENMULLER: Dixit Dominus e concerti sacri

Dopo aver studiato presso l’Università di Lipsia e aver ricoperto per diversi anni il posto di organista della Nikolaikirche della stessa città, intorno al 1655 il compositore sassone Johann Rosenmüller fu costretto senza mezzi termini a lasciare questo incarico per ragioni molto meno che onorevoli. Dopo un lungo peregrinare, alla fine Rosenmüller si stabilì a Venezia, dove venne assunto presso la Basilica di San Marco e l’Ospedale della Pietà. Tra i numerosi elementi innovativi che portò con sé dell’Italia tornando in patria vi era uno stile sacro radicalmente nuovo, caratterizzato da una scrittura vibrante e ricca di colori, che fino a quel momento era assolutamente inimmaginabile nell’austera tradizione musicale dei paesi di lingua tedesca. Dopo aver ascoltato qualcuna delle opere scritte da Rosenmüller in questo nuovo stile, nessuno potrà stupirsi del fatto che i fedeli dell’epoca avessero l’impressione di ascoltare concerti sacri eseguiti da cori angelici, che li facevano uscire dalle chiese con una fede rafforzata e rinnovata. Questa musica coelestis continua a conquistare le persone dal cuore puro e a spingerle verso una vita migliore, anche 340 anni dopo la scomparsa del suo grande compositore.

Ensemble 1684, Gregor Meyer, direttore

Johann Rosenmüller (1619-1684)

Preise, Jerusalem, den Herren (Salmo 147)

Surgamus ad laudes

Dixit Dominus (Salmo 109)

Sonata Ottava

Entsetze dich, Natur

Kündlich groß ist das gottselige Geheimnis

Laetatus sum (Salmo 121 (122)