LISZT: Integrale dei Lieder - Vol.1

L’inizio di una nuova integrale liederistica della Hyperion costituisce sempre un evento degno di essere celebrato. Con qualche mese di anticipo rispetto al bicentenario della nascita del 1811, la casa discografica inglese si accosta al corpus di opere vocali del geniale compositore ungherese che, rispetto alla sua vastissima produzione per pianoforte solo e per pianoforte e orchestra, è sempre stato considerato quasi insignificante. Potendo contare sulla preziosa collaborazione di alcuni dei migliori cantanti europei dell’epoca, tra cui il grande tenore francese Adolphe Nourrit e Feodor e Rosa von Milde (collaudato duo composto da marito e moglie, che tra le altre cose vestirono i panni di Telramund e di Elsa nella prima esecuzione assoluta del Lohengrin di Wagner), Liszt utilizzò la forma del Lied come laboratorio compositivo per mettere a punto la sua innovativa Zukunftsmusik (musica del futuro), scrivendo alcune opere di meravigliosa bellezza. Questo virtuoso dall’animo spiccatamente cosmopolita – che tra il 1838 e il 1847 diede un incredibile numero di concerti in ogni parte d’Europa – scelse per i suoi Lieder le liriche migliori sia tra i poeti più grandi di ogni tempo (tra cui Goethe, Schiller, Heine, Hugo, Tennyson, Tolstoi e Petrarca) sia tra gli aristocratici con velleità artistiche che ebbe modo di incontrare nei raffinati salotti in cui si esibiva regolarmente. Partendo da questi versi, Liszt scrisse una serie di Lieder che contribuirono a ridefinire il genere portato a perfezione da Schubert e Schumann, gettando un ponte tra i loro capolavori e la produzione del Tardo Romanticismo, rappresentata al meglio da Hugo Wolf, Sergei Rachmaninov e Richard Strauss. Il primo volume di questa serie vede assoluto protagonista il tenore americano Matthew Polenzani, che negli ultimi anni è diventato uno dei beniamini del pubblico del Metropolitan di New York grazie all’espressività e alla straordinaria passione che caratterizzano le sue esibizioni. In questa prima esplorazione del repertorio vocale di Liszt, Polenzani viene accompagnato da Julius Drake, pianista ben noto a chi conosce il catalogo Hyperion e curatore della collana.